, Consiglio di Dieci, deliberazioni, misto, registre 47, 1524, fol. 124(179)

A. S. and M. Consiglio, , p.111

, Loi du 25 janvier 1521. Maggior Consiglio, deliberazioni, registre 25 deda, p.174

, Consiglio di Dieci, deliberazioni, comuni, registre 40, fol, vol.19, pp.75-76

, Consiglio di Dieci, deliberazioni, comune, registre 46, 1596, fol, pp.87-88

, Maggior Consiglio, deliberazioni, registre 35, deliberazioni, ottobonus primus, 1625-1630, fol, vol.8, pp.46-47

, Consiglio di Dieci, deliberazioni, comuni, registre 61, 1611, fol, pp.86-87

, Consiglio di Dieci, deliberazioni, comuni, registre 82, 1632, fol, pp.132-133

, Maggior Consiglio, Deliberazioni, registre 39, marcus, fol, p.91

, Maggior Consiglio, Deliberazioni, registre 39, marcus, 47 1640, p.91

D. Raines, « Office seeking

G. Maranini, La costituzione di Venezia dopo la serrata del Maggior Consiglio, pp.117-118, 1931.

D. Raines, « Office seeking, vol.28, p.148

G. Gullino, Istruzione morale, vol.679, pp.352-353

A. Ottobon, Lettere d'un nobile, vol.694, p.15

G. Gullino, Istruzione morale, vol.679, p.353

G. Olcinio, Ritratto del gentilhuomo venetiano, op. cit. n. 732, sans pagination ; D. Ceroni, Ristretto di documenti per la civile, e morale istitutzione del patrizio veneto, p.41

. Ibid,

A. Colluraffi, Il nobile veneto, vol.64, pp.204-205

. Ibid,

F. Sansovino, Dialogo del gentilhuomo vinitiano, p.4

S. Treo, Lettera di copioso discorso scritta alli clarissimi sig. Giacomo et Angiolo Marcelli dell'illustriss. Sig. Antonio podestà dignissimo di Vicenza, Trévise, 1610, p.35

. «-con-la-memoria-de'-beneficii, . Le-fanno.-»-a, and . Collurafi, accomodare à quel fine il suo ragionamento, per cui verso la persona sua così favorevoli, e propensi si dimostrano, eccitarli, e confirmarli maggiormente in quella opinione, che sì honorata hanno di lui, e in quell'affetto, che per sola benignità loro gli portano ; e che altro fondamento di merito non hà, che la gratia, e l'honore, che essi medesimi amandolo, p.216

A. Ottobon, Lettere d'un nobile, vol.694, p.21

G. Gullino, Istruzione morale, vol.679, p.353

L. Imperfetto and R. Etici, , vol.722, p.195

, Seul Colluraffi édicte ce conseil, p.205

L. Imperfetto and R. Etici, , p.59

G. Gullino, Istruzione morale, vol.679, p.354

A. Colluraffi, Il nobile veneto, vol.64, pp.195-196

F. Sansovino, Dialogo del gentilhuomo vinitiano, vol.64, p.5

A. Colluraffi, Il nobile veneto, vol.64, pp.202-203

L. Imperfetto and R. Etici, , p.56

S. Treo, Lettera di copioso discorso scritta alli clarissimi sig. Giacomo et Angiolo Marcelli dell'illustriss. Sig. Antonio podestà dignissimo di Vicenza, vol.776, p.19

B. Scardua, Saggio d'instruzioni aristocratiche, op. cit. n. 723, p. 23 ; D. Ceroni, Ristretto di documenti per la civile, e morale istitutzione del patrizio veneto, p.42

. «-sommissione, R. Profondo-inchino-».-l'accademico-imperfetto, and . Etici, , p.188

S. Treo, Lettera di copioso discorso scritta alli clarissimi sig. Giacomo et Angiolo Marcelli dell'illustriss

. Sig, . Antonio, and . Vicenza, , vol.776, p.35

D. Ceroni, Ristretto di documenti per la civile, e morale istitutzione del patrizio veneto, p.42

A. Colluraffi, Il nobile veneto, vol.64, p.188

S. Treo, Lettera di copioso discorso scritta alli clarissimi sig. Giacomo et Angiolo Marcelli dell'illustriss

. Sig, . Antonio, and . Vicenza, , vol.776, p.35

D. Ceroni, Ristretto di documenti per la civile, e morale istitutzione del patrizio veneto, p.42

F. Sansovino, L'Accademico Imperfetto, Ricordi etici, op. cit. n. 722, p. 56 ; B. Scardua, Saggio d'instruzioni aristocratiche, p.7

G. Gullino, Istruzione morale, vol.679, p.352

, constata che s'havesse corretto con aggiunger fatte quello volete, p.299

. Ibid,

». Ibid,

. Ibid, 299 ; Sandi rapporte également cette anecdote mais Zorzi aurait demandé à Renier de voter contre un ami à la charge d'ambassadeur à Vienne (et non contre lui). V. Sandi, Principi di storia civile, p.118

, « Questa colpa che finalmente si riduceva ad una modesta e semplice officiosità fu da tutti compatita

. Anonyme, Trattato dell'ambito, op. cit., fol, p.299

;. V. Ibid, P. Sandi, and . Di-storia-civile, , p.119

. Anonyme, Trattato dell'ambito, op. cit., fol, p.299

S. Dans-le, , vol.32, p.178, 15081507.

, Succeduto al trono ser Zuanne Corner Pronipote, e nipote di serenissima, dignissimo soggetto per le proprie virtù, e meriti igualmente, che per quei della casa erano corse le trasgressioni con troppa libertà. » Anonyme

. Lui, Antonio sont les cousins de la dogaresse Valier décédée le 19 janvier 1709. A. da Mosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e Privata, p.551, 1960.

, Les conseillers avaient le droit de rester dans le palais afin de traiter les affaires de l'État

. Anonyme, Trattato dell'ambito, op. cit., fol, p.319

, Le document anonyme du trattato parle également d'un débat sur la loi de 1697

. Anonyme, fol. 322-324. altri non solo d'esempio, ma di forte stimolo alla dovuta ubbidienza, Document des censeurs du 4 juin 1710 : Ibid., fol, pp.374-375

, Document du 4 juin 1710 des censeurs Bernardo Corner et Vettor da Mosto primo : Ibid

«. , esporle in forma tale, che faci equivoco con la preghiera, e chi sa forse anco con impudente trapasso da qualle modestia, ch'è si vivamente raccomandata. » Et aussi : « e tanto più, che a motivo de' noti scandali, per fatale disavventura corsi impuniti vien ricreduto da noi di prendere gl'esami de' nobili, à quali sono più, che a chi si sia cognite le colpe, che per ordinario succedono o nelle piazze, o ne' consigli, e si commettono o con basse voci da faccia a faccia in atto apparente d'offitiosità non vietate, o con espressioni ambigue, che egualmente servono alla malitia per farsi

, Rapport des censeurs du 19 décembre 1713 : Ibid., fol, p.125

. «-l'altro-delle-societe-inquisitioni, , vol.17, pp.376-377

, per la solita miserabile fatalità humana che gli usi buoni co gl'anni invechino e si trascurino

, Maggior Consiglio, deliberazioni, registre 48, fol, pp.105-106

, 382 contre et non sincères. Maggior Consiglio, deliberazioni, filza 77

. Ibid,

, Maggior Consiglio, deliberazioni, registre 48, op. cit., fol. (245v-246), pp.167-168

. Voir-le-chapitre and . Suivant, Sur l'emploi du serment en Europe, voir l'article de Spurr et également en particulier la thèse de Jonathan Walker qui traite notamment du lien entre serments et paris. J. Spurr, « A Profane History of Early Modern Oaths, Transactions of the Royal Historical Society, vol.11, pp.37-63, 2001.

J. Walker, Honour and the Culture of Male Venetian Nobles, c. 1500-1650, 1998.

. Le-grand, Le patricien explique que les « Et voici esquissée en quelques mots le bonheur des patriciens (?), l'égalité dans la dépendance que chacun a de tous, et tous de chacun, le besoin mutuel et la nécessité de se maintenir dans un tel état qui est par la providence divine le vrai maintien de la République parce qu'il conserve l'union, l'amour et le respect mutuel, sans ces qualités requises, Conseil décida de retirer les Évangiles lorsque les patriciens prêtaient serment. Giorgio Lauro reprend dans sa thèse les propos de Priuli retrouvés dans son journal, 1099.

A. S. and T. Giacinto, Discorso morale sopra Parte presa dal Ser.mo Maggior Conseglio di Venetia in materia di Brogli l'anno 1697

. La-copie-À-la-marciana, Classe VII (1225 (8722) a pour titre « Opinione posta in scrittura dal Padre Tonti in proposito de brogli

. Ibid, , pp.270-271

, op. cit., fol, pp.217-218

. L'auteur-de-«-la-nascita, pense que le serment ne devrait pas être employé aussi bien pour des choses graves que légères. La nascita, op. cit., fol. 228 ; l'idée est exprimée également par les « consultori in jure ». Le chef de la Quarantie anonyme répète aussi cette critique dans son paragraphe 22 avant d'y répondre. Scrittura d'un Capo di 40 al superior, pp.243-244

, Le chef de la Quarantie rapporte cette critique dans son paragraphe 24 : Scrittura d'un Capo di 40 al superior, p.246

T. Giacinto, Discorso morale sopra Parte presa dal Ser.mo Maggior Conseglio di Venetia in materia di Brogli l'anno 1697, pp.275-276

. «-il-broglio, loco, nel quale si nutrisce la buona armonia fra Cittadini

«. Et, e tutti da ciascheduno, il vicendevol bisogno e la necessità di mantenersi in questo statto che è per divina providenza il vero mantenimento della Republica, mentre conserva l'unione, l'amore, il rispetto scambievole, senza de quali requisiti perirebbe il sistema di questo governo.» Anonyme, Scrittura rappresentativa, pp.85-86

, Le 30 janvier 1579

, Il n'est plus jamais fait mention de la famille Loredan dans les registres par la suite

, Il fut arrêté le 9 février 1579

, Sa famille n'est même pas répertoriée dans les arbres généalogiques de Barbaro

, Grimani fut jugé le 9 février. Ibid. ; La charge de « podestà » à Chioggia était politiquement significative, p.83

, Breani fut jugé le 9 février également

. Ibid, , p.162

. Ibid, , pp.214-215

. Ibid, , pp.219-220

. Ibid, , pp.221-222

, 13 mars que la défense des accusés fut de nouveau mise aux voix car plusieurs doutes subsistaient entre les chefs sur la procédure à suivre : fallait-il passer à la phase défensive du procès pour pouvoir ensuite mettre aux voix les peines à infliger ou bien éclaircir d'abord le cas de Marc'Antonio Grimani en torturant le ballotin Zorzi detto lo Serovoloso et Raffel Breani ? Ibid, p.161

. Le,

. Consiglio-di-dieci, , p.165

, Le 27 avril. Ibid., fol, issue.218, p.166

, Un protagoniste qui fait seulement maintenant son apparition dans l'affaire

. Consiglio-di-dieci, , pp.221-222

, Le 23 juin

. Consiglio-di-dieci, , p.177

L. De, Ferrare raconta le 24 juin 1579 qu'il s'était présenté la matinée même au palais à l'heure de réunion du « Collegio

A. Fondation-giorgio-cini and A. S. Di-stato-di-modena, cancelleria esterna, ambasciatori a Venezia, 1579, busta 60 (original), microfilm de la correspondance diplomatique des ambassadeurs étrangers à Venise, p.182

, Fondation Giorgio Cini, Archivio di Stato Firenze, Archivio Mediceo, Carteggi con Venezia, filze 2986-2987, microfilm de la fondation Giorgio Cini : bobines 42 et 43 Ce sont les rares traces des procès que l'on trouve dans la correspondance diplomatique, pp.1579-81

, Quinze voix pour la première contre dix pour la seconde

A. Bernardo and G. P. Contarini,

, S'il s'en échappait, une récompense de 1000 petits « scudi » était promis à celui qui le capturait au sein du territoire. De plus, s'il était présenté vivant au Conseil des Dix, il devait être décapité entre les colonnes de

C. Di and D. ,

. Ibid, 178(228). voix du Conseil des Dix, ce qui ne fut pas le cas

, le Conseil des Dix durcit encore les conditions d'octroi de remise de peine pour Francesco Zen. Dorénavant, la majorité n'voix ne fut pas atteint. Ibid., fol. 262-262v(342-342v) n'est précisé dans le registre

C. Di and D. ,

, Consiglio di Dieci, deliberazioni, comuni, filza, 342, op. cit. ; mais même si lors des six votes plus de la moitié des conseillers s'exprimèrent en faveur de sa supplique, les 5/6 des voix ne furent jamais atteints, condition sine qua non pour obtenir une grâce du Conseil des Dix

F. Zen, Consiglio di Dieci, deliberazioni, comuni, filza, 346, op. cit. ; mais une fois encore, la proposition fut rejetée

, ) ; en revanche, Francesco Zen eut le 7 septembre l'autorisation de se rendre à Bologne et à Rome pour sa dévotion comme il en supplia le Conseil des Dix. Ibid., fol. 169(245) ; en janvier 1625, Francesco Zen renouvela sa demande d'annulation de l'exclusion du Grand Conseil par l'intermédiaire d'hommes de la commune de « Cairo » qui avaient capturé le bandit Andrea Todesco et avaient obtenu pour cette raison le droit de libérer un bandit, pp.243-244

, le 5 mars 1625 fut de nouveau voté si Francesco Zen devait être absous de la sentence d'exclusion du Grand Conseil mais une fois encore, le vote ne passa pas

, Consiglio di Dieci, deliberazioni, comuni, filza 358 ; cette fois-ci la majorité nécessaire fut obtenue (12 favorables contre 5 non sincères)

R. Megna and . Povertà, Il patriziato veneziano tra cinque e seicento,memorie classe di scienze morali, lettere ed arti, istituto veneto di scienze, lettere ed arti. Memoria presentata dal s.e. Gaetano Cozzi nell'adunanza ordinaria del 13 dicembre, 1997.

G. Cozzi and M. Knapton, La Repubblica di Venezia nell'età moderna, p.575, 1992.

L. Curti, Mémoires historiques et politiques sur la République de Venise rédigés en 1792 ; revus, corrigés et enrichis de notes, vol.2, p.151

M. D. Marciana, D. 5807, and . Contarini, Memoria dei fatti e della sventura accaduta a C. C. nell'anno 1780 scritta dal cittadino Domenico suo figlio e pubblicata dallo stesso in unione al di lui fratello, p.1797

L. Curti, Mémoires (...) revus, op. cit. n, vol.10, pp.153-154

, fronte della propositione dei capi di 40 superiori che stabiliva la eletione di cinque correttori ma con mandato troppo generico, sospetto, e minacciante la costitution della Republica [?] ». Inquisitori di stato, busta 539 livre notaio dal primo marzo 1777 fino settembre 1785

L. L'espion-cavalotto-;-luigi-casotto, . Angeli, and . De-pisani, et des témoins n'appartenant pas à la noblesse l'identifièrent comme l'un des proches de Pisani, p.33

.. G. Il-s'agit-d'une-salle-de-jeux and . Boerio, Dizionario del dialetto veneziano, p.560

, Inquisitori di stato, busta 539 livre notaio dal primo marzo 1777 fino settembre 1785, livre 305

. Ibid, , p.73

, dovesse esser costante col suo voto a tutto quello che disputavano il Pisani, ed il Contarini, se voleva migliorar il suo stato. » Ibid., fol, p.74

. Ibid,

. Ibid, , p.74

. Ibid, , p.74

, Un patricien dit ceci : « E poi i disè, che semo baroni nù, e loro desfa quel che hà fatto il Mazor Consegio, perche no ghè comoda », altro disse. « E quà bisogna rissolvere, à forza de rason sola no faremo niente, ». Traduction : « Et puis ils disent que nous sommes des tricheurs tandis qu'ils détruisent ce que le Grand Conseil a entrepris parce que cela ne leur convient pas

, lui essere questo stato un gioco delli signori grandi per escluder il Contarini

. Contenti, On a seulement une indication de poste, celui de « giudicio all'esaminador » qui était principalement occupé par les jeunes et les patriciens pauvres, pp.161-179

S. Inquisitori-di, , vol.1225, pp.7-8

. Ibid,

, Republica si castiga per politica anche gli innocenti. » Ibid

, domenica ventura faranno parlare le balle nel verde. » Lettre du confident Antonio Tamiazzi. Inquisitori di stato, busta 1225, op. cit., fol. Folio non numéroté

L. Curti, Mémoires historiques et politiques sur la République de Venise: rédigés en 1792, pp.12-13, 1795.

S. Inquisitori-di,

G. Cozzi and M. Knapton, La Repubblica di Venezia nell'età moderna, p.590

P. Franceschi, Memorie della correzione 1780 scritte da Pietro Franceschi segretario della medesima, p.148

. Ibid, , p.327

L. Megna, « Riflessi pubblici della crisi del patriziato veneziano nel XVIII secolo, vol.952, p.260

L. Megna, , pp.336-337

L. Megna, Riflessi pubblici della crisi del patriziato veneziano nel XVIII secolo, vol.952, p.260

L. Megna, , p.327

L. Megna, « Riflessi pubblici della crisi del patriziato veneziano nel XVIII secolo, vol.952, p.264

L. Megna, , p.337

L. Megna, Riflessi pubblici della crisi del patriziato veneziano nel XVIII secolo, vol.952, p.269

L. Megna, «. Ricchi, . Stato, and . Distributiva, I ceti dirigenti in Italia in età moderna e contemporanea, p.373, 1984.

L. Megna, Riflessi pubblici della crisi del patriziato veneziano nel XVIII secolo, vol.952, p.268

O. T. Domzalski and P. Karrieren, , p.80

L. Megna, « Riflessi pubblici della crisi del patriziato veneziano nel XVIII secolo, vol.952, p.258

A. S. Inquisitori-di-stato and M. Battista, , pp.1766-1774

, Lettre du 30 octobre 1767

, Lettre du 30 octobre 1767

, e temendo un tal scontro, va indagando quale ballottino ha servitù con quel dato gentiluomo ». Lettre du 30 octobre 1767

, cosicche riuscendo il ballottino nel servirlo, lo riconosce di qualche cosa ». Lettre du 30 octobre 1767

, Lettre du 30 octobre 1767

M. Interrogatoire-de, Inquisitori di stato, busta 1163, dossier 1156, Biasi du 6 février 1791. Dossier « Morosini Vincenzo e correi » (1791), p.15

C. Biasi, la méthode actuelle, celle de demander aux nobles actuellement en charge si quelqu'un s'était déclaré à leur charge. Si personne ne s'intéressait au poste, ils demandaient à cette personne de les indiquer comme étant leur successeur ; si en revanche, d'autres personnes s'étaient déclarées à ce poste, alors ils priaient les successeurs de les inscrire à leur suite. Interrogatoire de Mattio Biasi, pp.14-15

A. Le-noble, Il se plaignait que les déclarations aux charges distribuées par le Grand Conseil avaient lieu avec parfois cinq ou six ans d'avance : « pubblicamente è avalso l'abuso, e il non lodevole sistema, che vi sieno anticipatamente di cinque e sei anni le dichiarazioni di quelli che aspirano a tale o tal altro offitio, che dal serenissimo Maggior Consiglio si dispensa ». Ibid., fol. non numéroté. sur la place Saint-Marc, da Stefano, da Lorenzin aux « procuratie vecchie, Morosini fut convoqué le 7 juillet, 1482.

L. Veneta, était un almanach imprimé annuellement contenant la liste de tous les offices politiques de la République, des patriciens vivants et des secrétaires du, Palais des Doges. G. Boerio, p.741

«. Dossier and . Morosini, Inquisitori di stato, busta 1163, dossier 1156, p.15, 1791.

. Ibid, , pp.14-15

. Ibid,

. Ibid, Si des conflits éclataient à cause de la concurrence entre patriciens, chaque « parti » recourait à des arbitres-nobles sans que les « ballottini » ne s'en mêlent. Lettre du 30 octobre 1767. Inquisitori di Stato, riferte dei confidenti, Marruzzi Gio Battista, 1766-1774, busta 614, op. cit., fol. non numéroté ; d'après un témoignage de Lorenzo Balbi du 31 janvier 1791, les arbitres étaient les juges de la Quarantie, cela se passait déjà comme ça dans les années 1770

O. T. Domzalski and P. Karrieren, Annexe, vol.54, issue.6

L. Megna, Riflessi pubblici della crisi del patriziato veneziano nel XVIII secolo, vol.952, p.262

L. Megna, « Riflessi pubblici della crisi del patriziato veneziano nel XVIII secolo, vol.952, p.262

O. T. Domzalski and P. Karrieren,

L. Megna, « Riflessi pubblici della crisi del patriziato veneziano nel XVIII secolo, vol.952, p.260

. Ibid,

, il che porta che siano rispettate queste dichiarazioni, perchè vien detto che tutti abbiano timore del partito di detti dichiariti, p.15

, « Ma il fatto sta che questa dichiarazione ha sempre prevalso e l'esperienza dimostra che chi concorre contro un dichiarito, ha sempre mala sorte, p.13

, partito che sostendi queste dichiarazioni e che si facciano delli concerti poichè si vedono alcuni in queste dichiarazioni distinti e più fortunamente degli altri

S. «-creatura, Inquisitori di Stato, riferte dei confidenti, Marruzzi Gio Battista, pp.1766-1774

«. Se, e che vanno vociferando delle cose false, per far credere, che il secondo non ha meriti, ne che può pretendere quel dato luogo

. Badoer, qui était avocat criminel, mais il fut rejeté parce qu'il n'y accusait personne 1544

, Même si Filippo Conti confirma donc aux inquisiteurs le rôle éminent de Badoer dans les

, dicendo che questo nobiluomo ha più merito di quell'altro, e so che suo fratello Tomaso e qualche amico anche dai reggimenti gli scrivono perché li dichiarisca a qualche reggimento o magistrato

, « Fa studio particole sopra queste dichiarazioni, p.17

». Ibid,

V. Antonio, . Morosini-d, M. Antonio, and . Barbaro, Francesco dont certains avaient déjà été réprimés en 1785. Liberal Corner mentionna Lorenzo Bonlini et, Antonio Donà, 1547.

, Antonio Condulmer quant à lui cita Almorò Romiero qd. Alberto, Benetto Balbi qd

, « Per un stimolo di buon animo per far piacere ai sui amici, il detto nobiluomo s'interessa ne so certamente ne per il fatto nè per il suo carattere, ch'egli n'abbia alcuna mercede o regalo

. Ibid,

, Ibid., fol. non numéroté. 1549 31 mai 1793. Inquisitori di stato, busta 539 livre notaio dal primo marzo 1777 fino settembre 1785, livre 305, op. cit., fol, pp.181-181

. Di-esso, Badoer pur dice il Pizzamano medesimo che lo vide sparuto quando si publicarono nel Maggior Consiglio le leggi inibitive le dichiarazioni

, « Debbo con tutta ingenuità rassegnare, ch'egli per ritirar la mancia d'uno o più ducati, ha costume di tener nota di tutti i magistrati, e reggimenti che scadono, per avvertir quei nobiluomini

, Mais ni la date ni l'institution à l'origine de telles lois ne sont précisées

F. «-[?]-ove-si-radunano-i-nobiluomini-di-non-molta,

, Le 31 octobre 1794 fut interrogé Paulo Abis. Certains nobles demandèrent même au segrétaire du tribunal des inquisiteurs qui leur répondit qu'ils pouvaient faire ces déclarations. C'est Nadal da Mosto, actuellement « podestà » à Cavarzere qui rapporta ces paroles à Paulo Abis, En 1794, l'application de la loi fut vérifiée

, Da Mosto s'était déclaré pour le « camerlengato » de Vertua et ajouta l'avoir fait après en avoir eu l'autorisation, ce dont Paulo Abis doutait. 23 octobre 1793, vol.541

, Malgré une certaine survivance des déclarations, le décret portait tout de même ses fruits : les concurrences aux charges se réveillaient progressivement. Un patricien, Zuan Battista Balbi commenta ainsi l'élection d'un certain Balbi au gouvernement de Cavarzere : plusieurs

, Par exemple, trois autres nobles interrogés, actuellement en exercice, affirmèrent que personne ne s'était déclaré pour prendre leur place. Avant la loi, Lorenzo Mosto di Zuan Alvise était déclaré qu'ils désiraient que les lois du Tribunal perdurent, Aucune trace ne transparaît dans ces interrogatoires complémentaires que les déclarations aient toujours lieu après l'interdiction officielle

, Résumé de l'enquête du 31 juillet 1793

, Résumé de l'enquête du 31 juillet 1793

. Interrogatoire, M. Voix, and . Guerra,

. Interrogatoire-de-secrétaire-aux, M. Voix, and . Guerra,

«. Malgrado-gli-esempi-di-disapprovazione-manifestati-contro-d'alcun-nobiluomo-delinquente, come si legge nelle annotazioni, si deve attenderne dal tempo, e dalla continua fermezza e vigilanza di questo sacrario quei buoni effetti che furono contemplati, e che per verità non si esperimentano sin'ora in tutta la desiderabole loro estesa in vista della profonda radice, che avea preso l'invalso disordine. » Inquisitori di stato, Relazioni del segretario, pp.1783-1796

, Un des deux bulletins concerne les déclarations : « Senza alcun'altra pubblica providenza, la legge regolativa le dichiarazioni non avrà l'effetto bramato. Se la Serenissima Signoria si prenderà qualche pensiero sulla apertura di alcuni magistrati, Le bulletin se trouve dans le sous-dossier avec titre : « trovata nei bossoli del pregadi dei 16 luglio 1796

W. Reinhard and J. I. Engels, Die Geschichte der Korruption. Von der Frühen Neuzeit bis ins 20

. Jahrhundert, S. Frankfurt-am-main, and . Fischer, Historische Zeitschrift, vol.301, issue.3, 2014.

. Ibid, Conclusion Illustration: « La justice vainc la rébellion » de Gianbattista Ponchino

. Archivi-privati-diversi and . Labia,

. Archivi-privati-diversi, F. Di, and . Balbi, , vol.8, pp.12-13

. Archivi-privati-diversi, A. Di, and . Svajer,

. Archivi-privati-diversi and . Tiepolo,

, Germania in Vienna : b. 15, 1697.

C. Del-consiglio-di-dieci,

C. Del-consiglio-di-dieci,

C. Del-consiglio-di-dieci,

C. Del-consiglio-di-dieci,

C. Del-consiglio-di-dieci, , vol.17

C. Del-consiglio-di-dieci,

C. Del-consiglio-di-dieci,

C. Del-consiglio-di-dieci,

C. Del-consiglio-di-dieci,

C. Del-consiglio-di-dieci, , vol.16, 1920.

N. Collegio, , p.91

S. Collegio,

C. Collegio and . Del-consiglio-di-dieci,

S. Collegio,

. Compilazione-delle-leggi, , vol.17, p.341

, Compilazione delle leggi, seconda serie : b. 25

C. Di and D. , , vol.46, p.230, 1620.

C. Di and D. , deliberazioni, comuni: filze 13, vol.43, 1111.

C. Di and D. , Criminali : reg, p.213

. Consiglio-di-dieci and . Deliberazioni, , vol.62, p.31

C. Di and D. , deliberazioni, miste: filze 22, vol.29, p.49

. Consiglio-di-dieci,

. Consiglio-di-dieci and . Deliberazioni,

, Consultori in jure : b. 503. Inquisitori di Stato: b. 66, p.1256, 1127.

M. Consiglio, , p.51

M. Consiglio, , vol.12, pp.77-88

M. Consiglio and . Indici-e-repertori-generali-delle-leggi-contenute-nei-libri-roano,

M. Consiglio, , pp.1-2

M. Consiglio, , p.16

M. Consiglio,

M. Consiglio, , vol.2, p.3

M. Consiglio,

, Maggior Consiglio, rubrica di tutte le parti componenti il libro d'oro

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.17

. Senato, , p.308

. Senato, , 1230.

D. Senato and G. Residenti,

D. Senato, , p.178

, Correr Archivio Morosini-Grimani N 253, raccolti di decreti, aperti in materia di broglio e giuramenti, Scrittura rappresentativa d'esame sopra la matteria di brogli 1712

, Codice Cigogna 2555, Annali delle cose della Republica di Venezia dall'anno 1578-1585 di Alvise Michiel

, Storia delle rivoluzioni seguite nel governo della Repubblica di Venezia et della institutione dell'Eccelso Consiglio di Dieci, Codice Cicogna, vol.3762

P. D. Miscellanea, G. Priuli, and D. , , vol.5

P. D. Miscellanea, 346, carta 3. Questione in materia dei brogli, se convenga tenner ferme le leggi o moderarle

P. D. Miscellanea, 350, carta 38. Decreto dei X 1555 in matiera di brogli

. Mss and P. D. Dandolo,

. Mss, N. U. Gradenigo-dolfin-;-ex-libris, S. Petri-gradenigo-de-confilio, . Giustinian, :. Eo-venise et al., Carteggi con Venezia, 1579-81, filze 2986-2987, bobines 42 et 43. -Archivio di Stato di Firenze, Archivio mediceo, carteggi con Venezia, filza 3048, bobine 123, années 1697-1698-1699. -Archivio di Stato di Modena, ASE, cancelleria esterna, ambasciatori a Venezia, vol.161, p.1697

, Marciana Cod. It., cl. VII 1978 (8631), Gian Carlo Sivos. Libro dei procuratori

, Antonio Milledonne, Dialoghi: Ragionamento di doi gentil'huomini l'uno Romano, l'altro Venetiano, vol.709

P. Abis, La Temi veneta contenente magistrati, reggimenti e altro per l'anno 1770

D. Ceroni, Ristretto di documenti per la civile, p.1740

A. Marciana and . Colluraffi, Il nobile veneto, Venise, p.1623

R. L'accademico-imperfetto and V. , , p.1674

A. Manuzio, Il perfetto Gentil Huomo, Venise, p.1584

A. Ottobon, Lettere d'un nobile catolico repubblichista ad un suo figlio,che era presso un suo gran Zio fuori della patria. Con cui gli dà l'insegnamento di vivere per tutto il corso della sua vita, p.1712

R. Rossi-da, Il ritratto del vero cittadino aristocratico o pure la vita di Girolamo Foscarini procuratore di San Marco capitano generale da Mar

, 1700. sino all'anno 1767, p.1772

F. Sansovino, Dialogo del gentilhuomo vinitiano cioè instituttione nella quale si discorre quali hanno a essere i costumi del nobile di questa città, per acquistarsi gloria et honore, Venise, p.1566

B. Scardua, Saggio d'instruzioni aristocratiche, Venise, p.1785

S. Treo, Lettera di copioso discorso scritta alli clarissimi sig. Giacomo et Angiolo Marcelli dell'illustriss. Sig. Antonio podestà dignissimo di Vicenza, p.1610

. Aristote, . Éthique-À-nicomaque, J. Traduit-par, and . Tricot, , 2014.

G. Casanova, Histoire de ma fuite des prisons de la République de Venise, qu'on appelle les Plombs

G. Contarini, La Republica e i magistrati di Vinegia, Venise, p.1564

D. Giannotti, D. Republica, D. Magistrati, and . Venetia, , p.1630

L. Curti, Mémoires historiques et politiques sur la République de Venise: rédigés en 1792, p.1795

L. Curti, Mémoires historiques et politiques sur la République de Venise rédigés en 1792

, revus, corrigés et enrichis de notes, p.1802

A. De-la-houssaie, Histoire du gouvernement de Venise, p.1676

G. Gullino, Una eredità di consigli e di salutari avvertimenti": l'istruzione morale, politica ed economica di un patrizio veneziano al figlio (1734-1738?), dans A. Tagliaferri (éd.), I ceti dirigenti in Italia in età moderna e contemporanea, pp.339-363, 1984.

M. Misson, Nouveau voyage d'Italie, La Haye, p.1727

G. Olcinio, Ritratto del gentilhuomo venetiano, nel quale con precetti et ammaestramenti notabili si discorre, et gli si mostra, ciò che dee fare, et da che guardarsi, per farsi degno di conseguire à suoi tempi gli honori, et gradi nella sua republica, p.1610

F. Prost, Quintus Cicéron: le petit manuel de la campagne électorale (Commentariolum Petitionis), présentation, édition, traduction, s.l, 2009.

M. Sanuto, . Di-marino, and . Sanuto, Bologne, vol.58, pp.1879-1903

T. Tasso, Il Re Torrismondo: tragedia, Pise, 1821. Instruments de travail G. Alessi, Vocabolario della lingua italiana, 1986.

S. Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana, 1961.

G. Biagi and N. Tommaseo, Dizionario della lingua italiana, 1921.

G. Boerio, Dizionario del dialetto veneziano, Venise, p.1867

S. Cavazza and M. D. , Aviano (al secolo Carlo Domenico Cristofori, 2009.

E. A. Cicogna, Delle inscrizioni veneziane, p.1834

;. G. Cortelazzio-manlio, . Cozzi, and P. Contarini, Dizionario veneziano della lingua e della cultura popolare nel XVI secolo, Padoue, Dizionario etimologico della lingua italiana, vol.1, 1983.

M. Ferro, Dizionario del diritto comune e veneto, p.1845

M. Ferro, Dizionario del diritto comune e veneto. 2, p.1847

G. Folena, ;. Fortini, G. Trifone, ;. L. Matt, and A. Grillo, , 1993.

A. Da-mosto, L. Di-stato-di-venezia, .. F. Rome, and . Mutinelli, Lessico veneto: che contiene l'antica fraseologia volgare e forense, l'indicazione di alcune leggi e statuti, p.1851

M. O'connell, B. G. Kohl, and A. , Andrea) Mozzato et C. Salmini, Rulers of Venice, Governanti di Venezia, 1332-1524 : interpretations, methods, database, pp.1332-1524

G. Reichenbach and F. Sansovino, , 1936.

G. Rezasco-;-r.-zago and G. Foscarini, Dizionario del linguaggio italiano storico e amministrativo, Florence, 1884. W. von Wartburg, Französisches etymologisches Wörterbuch, 1922.

G. Alfani, V. Gourdon-;-houndmills, . Basingstoke, .. C. Hampshire, and . Andreato, Il rito inquisitorio del Consiglio dei Dieci nel XVI secolo, dans C. Povolo (dir, Processo e difesa penale in età moderna. Venezia e il suo stato territoriale, pp.361-417, 2007.

S. Andretta-;-g.-arnaldi, S. Pastore, and M. Tocchi, Storia della cultura veneta, 4/I, Dalla Controriforma alla fine della Repubblica, La Repubblica inquieta. Venezia nel Seicento tra Italia ed Europa, 1983.

G. Arnaldi, S. Pastore, and M. Tocchi, Storia della cultura veneta, 4/II, Dalla Controriforma alla fine della Repubblica, Il Seicento, 1984.

G. Arnaldi, S. Pastore, and M. Tocchi, Storia della cultura veneta, 5/I, Dalla Controriforma alla fine della Repubblica, Il Settecento, 1985.

G. Bacchin, I censori e il broglio elettorale nella Repubblica di Venezia, università degli studi di Padova, Padoue, 1982. R. Barat, « Les élections que fait le peuple, pp.1680-1707

, Théorie politique et enjeux sociaux ; rituels, techniques de vote et brigues électorales, 2013.

R. Barat and . Qu'est-ce-qu'une-brigue, Pratiques et acteurs des brigues électorales dans la République de Genève à la fin du XVIIe siècle, dans Revue Suisse d'Histoire, vol.65, pp.378-392, 2015.

R. Barat, Comment choisir ceux qui sont idoines ?, dans Cahiers de recherches médiévales et humanistes. Journal of medieval and humanistic studies, vol.20, pp.181-196, 2010.

F. Barbierato, The Inquisitor in the Hat Shop: Inquisition, Forbidden Books, and Unbelief in Early Modern Venice, 2012.

F. Basaldella, L'abito fa' o non fa il monaco?: due figure del Seicento veneto : Marco d'Aviano e Mariano da Venezia con cenni storici su Aviano e del suo castello, 2000.

A. Baschet, Souvenirs d'une mission. Les archives de la Sérénissime République de Venise, Paris-Venise, 1857. A. Baschet, Les archives de Venise. Histoire de la Chancellerie secrète. Le Sénat, le Cabinet des Ministres, Le Conseil des Dix et les Inquisiteurs d'État : dans leurs rapports avec la France, pp.281-301

A. Bellavitis, L. Casella, and D. Raines, Construire les liens de famille dans l'Europe moderne, 2013.
URL : https://hal.archives-ouvertes.fr/halshs-01953847

D. Beltrami, Storia della popolazione di Venezia dalla fine del secolo XVI alla caduta della Repubblica, Padoue, 1954. F. Besta, Bilanci generali della Repubblica di Venezia, vol.2, p.1912

G. Bistort, Il magistrato alle pompe nella Repubblica di Venezia, 1969.

A. Boltanski, A. Bonadeo, Corruption, Conflict, and Power in the Works and Times of Niccolò Machiavelli, Berkeley, 1973. P. Brown Fortini, Measured friendship, calculated pomp: the ceremonial welcomes of the Venetian Republic, dans « All the world's a stage, Les ducs de Nevers et l'État royal: genèse d'un compromis (ca 1550 -ca 1600), pp.136-186, 2006.
URL : https://hal.archives-ouvertes.fr/hal-00680073

B. Buchan and L. Hill, An Intellectual History of Political Corruption, Buchstein, Demokratie und Lotterie: das Los als politisches Entscheidungsinstrument von der Antike bis zur EU, 2009.

H. Buchstein and Ö. Und-geheime-stimmabgabe, Eine wahlrechtshistorische und ideengeschichtliche Studie, 2000.

G. Buganza, La forza e la responsabilità della deposizione testimoniale nel processo penale veneziano (secoli XVI-XVII), dans J. C. Vigueur et A. Paravicini Bagliani (dir.), La parola all'accusato, Palerme, pp.124-138, 1991.

P. Burke, V. Amsterdam, and ;. P. Burke, The fortunes of the Courtier. The European Reception of Castiglione's Cortegiano, Cambridge, Candiani, Conflitti d'intenti e di ragioni politiche, di ambizioni e di interessi nel patriziato veneto durante la guerra di Candia, dans Studi veneziani, pp.145-275, 1974.

R. Canosa, A. W. Origini-delle-polizie-politiche.-gli-inquisitori-di-;-d, and . Carrithers, Not so Virtuous Republics: Montesquieu, Venice, and the Theory of Aristocratic Republicanism, dans Journal of the History of Ideas, vol.52, pp.245-268, 1989.

B. Cecchetti, Gli archivi della Repubblica veneta dal secolo XII al XIX, Venise, p.1865

R. Cessi, Storia della Repubblica di Venezia, 1981.

G. Ciappelli, Comunicazione politica e opinione pubblica nel Rinascimento: esempi e considerazioni, dans Annali dell'Istituto storico italo-germanico in Trento, XXXIII, pp.27-57, 2007.

R. Chalmin, Lumières et corruption, 2010.

D. S. Chambers and T. Dean, Clean hands and rough justice : an investigating magistrate in Renaissance Italy, 1997.

R. Chartier, Préface : formation sociale et économie psychique, la société de cour dans le procès de civilisation, dans La société de cour, traduit par, J. Etoré et P. Kamnitzer, 1985.

G. Chiodi and C. , Povolo (dir.), L'amministrazione della giustizia penale nella Repubblica di Venezia (sec. XVI-XVIII), vol.2, 2004.

O. Christin and V. Populi, Une histoire du vote avant le suffrage universel
URL : https://hal.archives-ouvertes.fr/halshs-00951857

G. C. Da-cittadella, Il venerabile P. Marco d'Aviano nella sua predicazione, Padoue, 1943. F. D. Colletta, I principi di storia civile di Vettor Sandi. Diritto, istituzioni e storia nella Venezia di metà Settecento, 1995.

M. Colomer and I. Mclean, Electing Popes: Approval Balloting and QualifiedMajority Rule, dans The Journal of Interdisciplinary History, vol.29, pp.1-22, 1998.

A. Cowan, Marriage, manners and mobility in early modern Venice, 2007.

A. Cowan, Rich and poor among the patriciate in early modern Venice, dans Studi Veneziani, pp.147-160, 1982.

G. Cozzi and ;. Cozzi, Una vicenda della venezia barocca: Marco Trevisan e la sua "eroica amicizia, dans Bollettino dell'istituto di storia della società e dello stato veneziano (ancien SV), vol.II, pp.61-154, 1958.

G. Cozzi, Authority and the Law in Renaissance Venice, pp.293-345, 1973.

G. Cozzi and M. Knapton, La Repubblica di Venezia nell'età moderna, 1992.

G. Cozzi, Politica e giustizia dal secolo XVI al secolo XVIII, Religione, moralità e giustizia a Venezia: vicende della magistratura degli esecutori contro la bestemmia (Secoli XVI-XVII), dans Archivio Veneto, vol.29, pp.65-148, 1982.

G. Cozzi, «. Giustizia, and . Contaminata, , 2008.

M. Crook and T. Crook, Reforming Voting Practices in a Global Age: The Making and Remaking of the Modern Secret Ballot in Britain, France and the United States, c.1600-c.1950, dans, Past & Present, vol.212, issue.1, pp.199-237, 2011.

E. Crouzet-pavan, Venise triomphante : les horizons d'un mythe, 1999.

C. Dartmann, G. Wassilowsky, and T. Weller, The Decline of the Venetian Nobility As a Ruling Class, Technik und Symbolik vormoderner Wahlverfahren, 1962.

T. Dean and J. P. Lowe, Crime, society and the law in, 1994.

M. Dinges, Normsetzung als Praxis? Oder: warum werden die Normen zur Sachkultur und zum Verhalten so häufig wiederholt und was bedeutet dies für den Prozess der "Sozialdisziplinierung"?, dans G. Jaritz (éd.), Norm und Praxis im Alltag des Mittelalters und der frühen Neuzeit, pp.39-53

R. and D. Caballero, Bibliothecae scriptorum societatis Jesu supplementa

, La société de cour, traduit par P. Kamnitzer et traduit par, J. Etoré, 1985.

P. Negro-;-dans and G. Arnaldi, Forme e istituzioni del discorso politico veneziano

. Stocchi, Storia della cultura veneta (il Seicento), 4/II, Vicenze, pp.407-436, 1984.

P. Negro, La distribuzione del potere all'interno del patriziato veneziano del settecento, dans A. Tagliaferri (dir.), I ceti dirigenti in Italia in età moderna e contemporanea

A. Del and C. , Cividale del Friuli 10-12 sett, pp.311-337, 1983.

C. Vento and X. Tabet, Le Mythe de Venise au XIXe siècle. Débats historiographiques et représentations littéraires, Caen, 2006. N. Dompnier, La mesure des fraudes électorales, dans Histoire & mesure, XXII, pp.123-144, 2007.

O. T. Domzalski-;-e.-fasano, M. Guarini, and . Rosa, L'informazione politica in Italia (secoli XVI-XVIII), Pise, 2001. N. Elias, La société de cour, traduit par P, Politische Karrieren und Machtverteilung im venezianischen Adel, pp.1646-1797, 1985.

M. Eliav-feldon and T. Herzig, Dissimulation and deceit in early modern Europe, 2015.

E. , Mezzaluna e croce. Marco d'Aviano e la salvezza d'Europa

P. Carlo and ;. S. Ferente, Linguaggi e identità politiche in Italia nella seconda metà del Quattrocento, Rome, 2013. R. Finlay, Politics and the family in Renaissance Venice: The election of Doge Andrea Gritti, pp.97-117, 1978.

R. Finlay, Politics in Renaissance Venice, 1980.

G. Fragnito, L'evoluzione degli Esecutori contro la bestemmia a Venezia in Età moderna, dans N. Pistillo (dir.), Il vincolo del giuramento e il tribunale della coscienza, Bologne, pp.171-211, 1997.

M. Fröhlich-;-r.-frohn, Die Rechtstellung des Rates der Zehn in Venedig, Bayerischen JuliusMaximilians-Universität, 1972.

F. Gaeta, Alcune considerazioni sul mito di Venezia, dans : Bibliothèque d'Humanisme et Renaissance, n°23, pp.58-75, 1961.

M. Galtarossa, , pp.1522-1588

, Contributo sulla concezione del "servitio" burocratico a Venezia, dans Studi veneziani, n.s. 39, pp.239-252, 2000.

M. Galtarossa, La preparazione burocratica dei segretari e notai ducali a Venezia (sec. XVI-XVIII), Venise, 2006.

M. Galtarossa and M. Veneziani, La cancelleria ducale nel Settecento, 2009.

M. Génaux, Les mots de la corruption : la déviance publique dans les dictionnaires d'Ancien Régime, dans Histoire, économie et société, vol.21, pp.513-530, 2002.

M. Génaux, Early Modern Corruption in English and French Fields of Vision

J. Heidenheimer and M. Johnston, Political Corruption: Concepts and Contexts, pp.107-121, 2002.

G. Giomo, Le spese del nobiluomo Marino Grimeri nella sua elezione a doge di Venezia, dans Archivio veneto, XXXIII, pp.443-454, 1887.

I. Gilcher-holtey, Laws as the Basis and Object of Political Communication

W. Haupt, C. Steinmetz, and . Gusy, Writing Political History Today, Francfort-sur-leMain, pp.191-206, 2013.

S. Girardello, La procedura inquisitoria in uno stato repubblicano. Il rito del Consiglio dei Dieci (sec. XVIII), dans Processo e difesa penale in età moderna. Venezia e il suo stato territoriale, pp.419-470, 2007.

P. Graeff, Prinzipal-Agend-Klient-Modelle als Zugangsmöglichkeit zur Korruptionsforschung. Eine integrative und interdisziplinäre Perspektive, dans N. Grüne et S

. Slanicka, Korruption -historische Annäherungen an eine Grundfigur politischer Kommunikation, pp.55-75, 2010.

E. Grendi and L. Orbe, Anonimato e poteri nel Seicento genovese, 1989.

P. F. Grendler, The leaders of the Venetian state, 1540-1609: A prosopographical analysis, dans Studi Veneziani, pp.35-85, 1990.

V. Groebner and G. Geschenke, Ritual, Politik und die Sprache der Korruption in der Eidgenossenschaft im Spätmittelalter und am Beginn der Neuzeit, 2000.

J. Grubb, When myths lose power: four decades of Venetian historiography, dans The Journal of Modern History, vol.58, pp.43-94, 1986.

N. Grüne and ;. Grüne, Gabenschlucker" und "verfreundte rät". Die patronagekritische Dimension frühneuzeitlicher Korruptionskommunikation, dans Legitimation, Integration, Korruption. Politische Patronage in Früher Neuzeit und Moderne, Francfort-sur-le-Main, Ansätze und Blickpunkte historischer Korruptionsforschung, dans N. Grüne et S. Slanicka (éd.), pp.215-232, 2010.

, Korruption: historische Annäherungen an eine Grundfigur politischer Kommunikation, 2010.

N. Grüne and T. Tölle, Corruption in the Ancien Régime: Systems-theoretical Considerations on Normative Plurality, dans Corruption and the Rise of Modern Politics, vol.11, pp.31-51, 2013.

P. Hamon and L. , or des peintres: l'image de l'argent du XVe au XVIIe siècle, 2010.

M. Héyret, P. Marco-d'aviano, and P. , , 1999.

M. Hoenderboom, Scandal, politics and patronage corruption and public values in the netherlands (1650-1747), 2013.

A. Holenstein, Seelenheil und Untertanenpflicht. Zur gesellschaftlichen Funktion und theoretischen Begründung des Eides in der ständischen Gesellschaft, dans Der Fluch und der Eid die metaphysische Begründung gesellschaftlichen Zusammenlebens und politischer Ordnung in der ständischen Gesellschaft, (Collection Zeitschrift für historische Forschung. Beiheft ), pp.11-64, 1993.

V. Hunecke, Il patriziato veneziano alla fine della Repubblica, pp.1646-1797

R. Demografia, , 1997.

J. Hurstfield, Freedom, corruption and government in Elizabethan England, 1973.

O. Ihl and «. L'urne-Électorale, Formes et usages d'une technique de vote », dans Revue française de science politique, vol.43, pp.30-60, 1993.

M. Infelise, Copisti e gazzettieri nella Venezia del '600

G. Asparri and P. Levi, Moro (dir.), Venezia. Itinerari per la storia della città, Bologne, pp.193-219, 1997.

J. Johnson, Deceit and sincerity in early modern Venice, dans Einghteenth-Century Studies, vol.38, pp.399-415, 2005.

M. Johnston, The search for definitions : the vitality of politics and the issue of corruption, dans International Social Science Journal, vol.48, pp.321-335, 1996.

C. Judde-de-la-rivière, Du Broglio à Rialto : cris et chuchotements dans l'espace public à Venise (XVIe siècle), dans L'espace public au Moyen Age, débats autour de Jürgen Habermas, pp.125-136, 2011.

H. Keller, Wahlformen und Gemeinschaftsverständnis in den italienischen Stadtkommunen (12./14. Jahrhundert, pp.345-374, 1990.

H. Keller, Kommmune": Städtische Selbstregierung und mittelalterliche "Volksherrschaft" im Spiegel italienischer Wahlverfahren des 12.-14. Jahrhunderts, dans G, pp.573-616, 1988.

H. Keller, W. Im-früheren, C. Mittelalter, G. Dartmann, and . Wassilowsky,

. Weller, Technik und Symbolik vormoderner Wahlverfahren, 2010.

S. Kettering, Patrons, Brokers, and Clients in Seventeenth-Century France, 1986.

M. Knights, Samuel Pepys and corruption, dans Parliamentary History, vol.33, pp.19-35, 2014.

C. Kühner, Politische Freundschaft bei Hofe. Repräsentation und Praxis einer sozialen Beziehung im französischen Adel des 17, Jahrhunderts, 2013.

U. Langer, Perfect Friendship: Studies in Literature and Moral Philosophy from Boccaccio to Corneille, 1994.

A. Landwehr, Normdurchsetzung, der Frühen Neuzeit? Kritik eines Begriffs. Normen im frühneuzeitlichen Territorialstaat, Zeitschrift für historische Forschung, vol.30, pp.146-162, 2003.

F. C. Lane, , 1973.

F. C. Lane, Public Debt and Private Wealth, Particularly in Sixteenth-Century Venice, dans Mélanges en l'honneur de Fernand Braudel, pp.317-325, 1973.

P. Lascoumes, Favoritisme et corruption à la française, Petits arrangements avec la probité, 2010.

I. Lazzarini, La nomination des officiers dans les Etats italiens du bas Moyen Âge: pour une histoire documentaire des institutions, dans Bibliothèque de l'école des chartes, pp.389-412, 2001.

D. Leis, D. Raum, and . Serenissima, Lignereux, Vox populi, Vox dei ? Les élections consulaires lyonnaises dans la première moitié du XVIIe siècle, dans Images et pratiques de la ville, pp.103-132, 2006.

N. Lonza, Election procedure in the Republic of Dubrovnik, dans Dubrovnik Annals, issue.8, pp.7-41, 2004.

N. Luhmann, Legitimation durch Verfahren, Francfort-sur-le-Main, 1983.

G. Lauro, Politica e legalità nella Repubblica di Venezia, 1969.

S. Leonardi, Politica, spionaggio e segreto di Stato a Venezia nel secondo Seicento (1645-1699), 2016.

M. Lindemann, Dirty Politics or "Harmonie"?: Defining Corruption in Early Modern Amsterdam and Hamburg, vol.45, pp.582-604, 2012.

M. J. Lowry, The Reform of the Council of Ten, pp.1582-1585

, An Unsettled Problem?, dans Studi Veneziani, vol.13, pp.275-310, 1971.

M. Lühe, Der venezianische Adel nach dem Untergang der Republik (1797-1830), 2000.

M. Macchi, Storia del Consiglio dei dieci, 9, p.1864

S. Maggio, Francesco da Molino Patrizio veneziano del '500 e il suo compendio, 2008.

V. Mandelli, La copella politica. Esame istorico-politico di cento soggetti della Repubblica di Venezia (1675), 2012.

G. Maranini, La costituzione di Venezia dopo la serrata del Maggior Consiglio, 1931.

A. J. Maravall and D. Romano-(dir, Venice reconsidered. The history and civilization of an Italian city-state 1297-1797, 1990.

J. Médard, Clientélisme politique et corruption, dans Tiers-Monde, tome 41, n°161, pp.75-87, 2000.

L. Megna, Nobiltà e povertà. Il problema del patriziato povero nella Venezia del'700 , Tome CXL, (Collection Atti dell'istituto veneto di scienze, pp.319-340, 1981.

L. Megna, Ricchi e poveri al servizio dello Stato. L'esercizio della « Distributiva » nella Venezia del Settecento, dans A. Tagliaferri (dir.), I ceti dirigenti in Italia in età moderna e contemporanea, pp.365-380, 1984.

L. Megna, Riflessi pubblici della crisi del patriziato veneziano nel XVIII secolo, Stato, società e Giustizia nella Repubblica veneta (sec. XV-XVIII), pp.253-299, 1985.

L. Megna, Ricchezza e povertà. Il patriziato veneziano tra cinque e seicento

M. Della-classe-di-scienze, Memoria presentata dal s.e. Gaetano Cozzi nell'adunanza ordinaria del 13 dicembre 1997, Venise, 1998. T. Ménissier, La corruption, un concept philosophique et politique chez les Anciens et les Modernes, dans Anabases. Traditions et réceptions de l'Antiquité, pp.11-16, 2007.

T. Ménissier, L'usage civique de la notion de corruption selon le républicanisme ancien et moderne, dans Anabases, Traditions et réceptions de l'Antiquité, pp.83-98, 2007.

P. G. Molmenti, La corruzione dei costumi veneziani nel Rinascimento, dans Archivio storico italiano, pp.281-307, 1903.

P. G. Molmenti, Curiosità di storia veneziana, 1919.

P. G. Molmenti and . Della-repubblica-di-venezia, , p.1898

P. G. Molmenti, La storia di Venezia nella vita privata dalle origini alla caduta della Repubblica, Trieste, 1973. A. da Mosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e Privata, vol.3, 1960.

L. Moulin, Les origines religieuses des techniques électorales et délibératives modernes, dans Politix, vol.11, pp.117-162, 1998.
DOI : 10.3406/polix.1998.1746

L. Moulin, La vie quotidienne des religieux au Moyen Âge X-XV e, 1990.

R. Mousnier, Le trafic des offices à Venise, dans Revue historique de droit français et étranger, 1952.

R. C. Mueller, Nel segreto dell'urna. La riforma della procedura elettorale adottata nel 1492 dal Consiglio dei dieci di Venezia, vol.2, pp.219-228, 2013.

E. O. Mulier and ;. E. Muir, Myth of Venice and dutch republican thought in the seventeenth century, 1980.

G. Netto, Appunti su una singolare fonte veneziana: i «Consegieti», dans Archivio Veneto, CXLIV, pp.127-144, 1995.

A. , Serenissima corrupta" Geld, Politik und Klientelismus in der späten venezianischen Adelsrepublik, pp.121-139, 2009.

L. Olard, La perversion d'un rite de passage : la balla d'oro à venise (XVe-XVIe siècles), pp.15-39, 2006.

K. Oschema and F. , ein politisch-soziales Konzept der Vormoderne im zwischensprachlichen Vergleich, 1980.

J. G. Padioleau, De la corruption dans les oligarchies pluralistes, dans Revue française de sociologie, vol.16, pp.33-58, 1975.
DOI : 10.2307/3321129

C. Péneau, Elections et pouvoirs politiques du VIIe au XVIIe siècle: actes du colloque réuni à Paris, vol.12, 2006.

C. Piel, Les clientèles, entre sciences sociales et histoire, dans Hypothèses, pp.119-129, 1998.
DOI : 10.3917/hyp.981.0119

A. Pilot, Un capitolo inedito contro il broglio, dans L'ateneo veneto, vol.26, pp.544-561, 1903.

A. Pilot, Ancora del Broglio nella Republica veneta, vol.27, pp.1-22, 1904.

A. Pilot, La teoria del Broglio nella Republica Veneta, dans L'ateneo veneto, vol.II, pp.170-189, 1904.

A. Pilot, Disordini e sconcerti" del broglio nella Republica veneta, vol.II, pp.295-311, 1904.

A. Pilot, Ancora notizie di versi e di prosa sul broglio nella Republica

, Ateneo Veneto, vol.II, pp.259-276, 1908.

A. Pilot, Ammaestramenti sul broglio a quattro nobili veneti del 600', dans Fanfulla della Domenica, XXXI, n o 41, pp.1-22, 1909.

J. G. Pocock, The Machiavellian Moment: Florentine Political Thought and the Atlantic Republican Tradition, 2009.

C. Povolo, . Introduzione, M. Dans, and . Manzatto, Il tricorno e il ventaglio. Poteri e relazioni tra i sessi nell'aristocrazia veneta del Settecento, 2012.

C. Povolo, poteri e istituzioni nella Repubblica di Venezia tra Cinque e Seicento, Vérone, 1997. C. Povolo, Il romanziere e l'archivista: da un processo veneziano del '600 all'anonimo manoscritto dei Promessi sposi, 2004.

C. Povolo and L. Terza-parte, Tra liturgie di violenza e liturgie di pace: mediatori, arbitri, pacieri, giudici, dans Acta Histriae, pp.1-16, 2014.

C. Povolo, Feud and Vendetta: customs and trial rites in Medieval and Modern Europe. A legal-anthropological approach, pp.195-244, 2015.

P. Preto, ;. P. Di-venezia, and . Preto, Le riforme dans P. Del Negro et P. Preto (dir.), L'ultima fase della serenissima, Istituo della Enciclopedia italiana, Rome, (Collection Storia di Venezia dalle origini alla caduta, pp.83-142, 2004.

P. Prodi, Il sacramento del potere: il giuramento politico nella storia costituzionale dell'Occidente, Bologne, 1994.

D. E. Queller, The Venetian patriciate ; reality versus myth, 1986.

D. Raines, Office seeking, Broglio, and the pocket political guidebooks in cinquecento and seicento Venice, dans Studi Veneziani, pp.137-193, 1991.

D. Raines, La biblioteca-museo patrizia e il suo "capitale sociale" -modelli illuministici veneziani e l'imitazione dei nuovi aggregati dans C. Furlan (dir.), Arte, storia, cultura e musica in Friuli nell'età del Tiep olo. Atti del convegno internazionale di studi, pp.63-84, 1996.

D. Raines, L. Manin, . Settecento, D. Dans, and . Raines, Al servizio dell'«amatissima patria». Le Memorie di Lodovico Manin e la gestione del potere nel Settecento veneziano, pp.121-165, 1997.

D. Raines, Strategia d'ascesa sociale e giochi di potere a venezia nel Seicento: le aggregazioni alla nobiltà, dans Studi Veneziani, pp.279-317, 2006.

D. Raines, Entre rameau et branche. Deux modèles du comportement familial du patriciat vénitien, pp.125-152, 2013.

D. Raines and L. , , 2006.

D. Raines, La dote politica della sposa nei giochi di potere del patriziato veneziano (XVI-XVIII secoli) dans AMICITIAE PIGNUS. Studi storici per Piero Del Negro, pp.387-411, 2013.

D. Reato and E. Carlo, La bottega del caffè: i caffè veneziani tra '700 e '900, Venise, 1991.

W. Reinhard, Amici e creature. Politische Mikrogeschichte der römischen Kurie im

. Jahrhundert and . Dans-quellen-und-forschungen-aus-italienischen-bibliotheken-und-archiven, , vol.76, pp.308-334, 1996.

W. Reinhard, Die Nase der Kleopatra, Geschichte im Lichte mikropolitischer Forschung. Ein Versuch, dans Historiche Zeitschrift, vol.293, pp.631-666, 2011.

A. Riklin, St. Gallen : Institut für Politikwissenschaft, Saint-Gall, 1989. S. Romanin, Storia documentata di Venezia, p.1858

D. Romano, Patricians and popolani: The social foundations of the Venetian Renaissance State, 1987.

C. and R. Lopez, La corruption à la fin de la république romaine, 2007.

G. Ruggiero, Patrizi e malfattori: la violenza a Venezia nel primo Rinascimento, 1982.

R. Sabbadini and . Della-tradizione, Tradizione aristocratica e nuova nobiltà a Venezia, Sagredo, Storia civile e politica, dans Venezia e le sue lagune, p.1847, 1995.

P. Sardella, Nouvelles et spéculations à Venise au début du XVI siècle, Armand Colin, 1947.

G. Scarabello, Carcerati e carceri a Venezia nell'età moderna, 1979.

S. A. Schwarzenbach, On Civic Friendship: Including Women in the State, Columbia, 2009. J. C. Scott, Comparative political corruption, 1972.

S. Secchi and A. Foscarini, , vol.600, 1969.

M. K. Setton and V. , Austria, and the Turks in the Seventeenth Century, Philadelphie, 1991. XIX S. Slanicka, Acceptio personarum impedit iustitiam. Erziehung zur Korruptionsbekämpfung in mittelalterlichen Fürstenspiegeln

. Grüne, Korruption: historische Annäherungen an eine Grundfigur politischer Kommunikation, pp.99-122, 2010.

J. M. Smith, The Culture of Merit, Nobility, Royal Service, and the Making of Absolute Monarchy in France, pp.1600-1789, 1961.

J. Spurr, A Profane History of Early Modern Oaths, vol.11, pp.37-63, 2001.

A. Stella, La regolazione delle pubbliche entrate e la crisi politica veneziana del 1582, dans Miscellanea in onore di Roberto Cessi, pp.157-171, 1958.

S. Stockwell, Democratic Culture in the Early Venetian Republic, The secret History of Democracy, pp.105-119, 2011.

S. Barbara, Collection Zeitschrift für historische Forschung. Beiheft), 2001.

K. N. Stryk, D. Nörr, . Diritto-comune, . Diritto-commerciale, and V. Diritto, Venise, 1985. B. Tamassia Mazzarotto, Le feste veneziane, i giochi popolari, le cerimonie religiose e di governo, Florence, 1961. P. Tanchoux, Les procédures électorales en France de la fin de l'Ancien Régime à la Première guerre mondiale, 2004.

L. Tedoldi, Segretezza e procedura del sistema inquisitoriale del Consiglio dei X nella Repubblica di Venezia, dans Annali dell'Istituto storico italo-germanico in Trento, XXIX, pp.103-117, 2003.

M. Todesco, Andamento demografico della Nobiltà veneziana allo specchio delle votazioni nel Maggior Consiglio, XXVII, pp.119-164, 1989.

G. Trebbi, La cancelleria veneta nei secoli XVI e XVII, pp.5-125, 1980.

F. Venturi, The Idea of Freedom. Essays in honor of Isaiah Berlin, pp.195-210, 1979.

A. Vianello, Gli archivi del Consiglio dei Dieci: memoria e istanze di riforma nel secondo Settecento veneziano, 2009.

A. Vitali, La moda a Venezia attraverso i secoli: lessico ragionato, Venise, 1992.

F. De-vivo, de Vivo, Quand le passé résiste à ses historiographies: Venise et le XVIIe siècle, dans Les Cahiers du Centre de Recherches Historiques, pp.223-234, 2002.

F. De-vivo, Ordering the archive in early modern Venice (1400-1650), dans Archival Science, vol.10, pp.231-248, 2010.

F. Vivo and . Patrizi, Politica e comunicazione a Venezia, Milan, 2012. F. de Vivo, Coeur de l'État, lieu de tension, Le tournant archivistique vu de Venise (XV e -XVII e siècle), dans Annales HSS, vol.3, pp.699-728, 2013.

A. Viggiano, Interpretazione della legge e mediazione politica. Note sull'Avogaria di Comun nel secolo XV, dans Studi offerti a Gaetano Cozzi, pp.121-131, 1992.

A. Viggiano, Legittimità del potere ed esercizio dell'autorità sovrana nella Terraferma veneta della prima età moderna, 1993.

A. Viggiano and . Lo-specchio-della-repubblica, Venezia e il governo delle isole Ionie nel Settecento, Vérone, 1998. T. Vigliano, Humanisme et juste milieu au siècle de Rabelais: Essai de critique illusoire, Villari, Politica barocca. Inquietudini, mutamento e prudenza, 2003.

J. Walker, Honour and the Culture of Male Venetian Nobles, c. 1500-1650, Past & Present, vol.162, issue.1, pp.28-69, 1998.

J. Walker, Pistols! Treason! Murder! : the rise and fall of a master spy, 2009.

J. Walker, Legal and Political Discourse in Seventeenth-Century Venice, dans Comparative Studies in Society and History, vol.44, pp.800-826, 2002.

J. C. Waquet, A. Yakobson, Elections and Electioneering in Rome: A Study in the Political System of the Late Republic, Morale et pouvoir à Florence aux XVII e et XVIII e siècles, 1984.
URL : https://hal.archives-ouvertes.fr/insu-01592349

P. Zagorin, Ways of lying: dissimulation, persecution and conformity in early modern Europe, 1990.

M. Zanetto and . Encomi, Un discorso aristocratico nella Venezia del secondo Seicento, dans Studi Veneziani, vol.14, pp.323-341, 1987.

M. Zanetto, «Mito di Venezia» ed «antimito» negli scritti del Seicento veneziano, Venise, 1991.

A. Zannini-;-g.-zordan and P. Giuridico-veneziano, Burocrazia e burocrati a Venezia in età moderna: i cittadini originari (sec. XVI-XVIII), pp.942-969, 1980.

G. , Source : dessin « de groote rad van venetien » extrait du livre de Jan de la Court Consideratien van staat, ofte polityke weeg-schaal, waar in met veele, reedenen, omstandigheden, exempelen en fabulen werd ooverwoogen

, Urna per elezioni, bois sculpté et peint, 37 x 23 x 13, Source, 2016.

, Donner ou promettre argent ou autre pour être élu, Contraindre quelqu'un à rester ou sortir de sa charge

. Recommandations, , pp.1525-1552

, Cette dernière loi n'emploie pas l'expression « baratti di voto

, Cette loi concerne l'élection du doge et pour cette raison, elle n'a pas été intégrée dans le tableau plus haut qui ne prend en compte que les charges dites « ordinaires

, Refuser de jurer de ne pas avoir juré ou fait de changement de voix, de promesse

, échange de voix entre trois membres d'une commission et pression sur un quatrième (21.01.1534). les notaires et secrétaires servent de

, Manipulation des urnes et des ballottes 26.11.1519-2.10

, Mauvais comportement à la fin des élections Quitter sa place avant la fin du vote : 11.08.1507. Sortir du conseil avec les exclus pour lien de

, Les notaires dévoilent les votes avant la publication officielle : 30.08.1566. Refuser de dénoncer 2, Publier les votes

. Dans-le-sénat, . Dans-le-grand, and . Conseil, Remercier ses électeurs Rester sur les escaliers

, Féliciter/consoler Féliciter un élu : 5.05.1522. Féliciter/consoler dans le palais ducal mais aussi au domicile et interdit aussi aux femmes : 13.01.1526. 1500-10 1511-20, 1711.

, Nombre de lois par institution législative Grand Conseil Sénat Conseil des Dix 1547-1612. Il venait d'une famille prestigieuse. Son grand-père et son père furent procurateurs de Saint-Marc. Sa femme (1569), Benedetta da Lezze, était la fille et l'arrière-petite-fille de procurateurs de Saint-Marc. Sa seconde femme, Paulina Mocenigo, était une petite-fille de procurateur. Il devint « podestà » à Chioggia mais il n

, On ne recense aucun doge, procurateur de Saint-Marc ou chevalier dans la famille mais les offices obtenus semblent plutôt indiquer une famille de rang moyen. Son grand-père occupa entre autres la charge de « sopra Gastaldo » qui, au moins pour le XVIII e siècle, ne fait pas partie d'une carrière de pauvre et prépare à celle de sénateur 1622 . Son père fut notamment « provveditore alli ordini novi ». Il eut deux frères Alvise et Gerolemo (mort en bas âge semble-t-il). Son frère Alvise (1542-1596) fut capitaine à Candie et sur l'île de Ceffalonia (cette dernière pouvait faire partie du cursus politique d'un patricien pauvre). Marcantonio lui-même (1543-1600) fut marié à Lucia Donado de Benetto q. Marco. Il fut « podestà » à Pirano (actuellement en Slovénie) et membre de la « Giustizia vecchia, Raffael Breani Malgré son appartenance à la noblesse, aucune information n'a pu être retrouvée sur ce patricien. Aucune famille Breani n'est recensée dans les arbres généalogiques de Barbaro

, Relégué à vie à Cap d'Istrie

, Gracié en 1591

, Andrea Malipiero fils de Marcantonio Andrea vécut de 1554 à 1586 et mourut probablement dans la prison du Conseil des Dix car on ne retrouve aucune demande de remise de peine dans les registres comuni du Conseil des Dix concernant Andrea Malipiero entre 1579 et 1593. Il eut cinq frères: Giacomo (1558-1597)

A. S. Miscellanea-codici, Storia veneta, sec. XIV -sec. XX, «Genealogie patrizie» di Marco Barbaro, vol.20

G. Benzoni and V. Briani,

O. T. Domzalski and P. Karrieren, , pp.123-141

A. S. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, Un dernier obstacle à une analyse étendue est le nombre important de personnes concernées: il est composé de six conseillers (dont certains furent remplacés au cours du procès), de dix membres du Conseil des Dix qui furent parfois substitués, de quinze membres de la Zonta et d'avocats de la Commune qui changèrent également au cours du procès, soit près d'une quarantaine de personnes , auxquelles il faut ajouter le doge. Parmi les patriciens qui siégèrent dans le Conseil des Dix ou dans sa Zonta au moment du procès, plusieurs ont été analysés par Lowry. Ces derniers ont été identifiés comme faisant partie des patriciens qui revêtirent le plus souvent les charges de membre du Conseil des Dix, de « savio » du Conseil et de conseiller du doge. Plusieurs d'entre eux occupèrent ces postes aussi bien avant qu'après la correction du Conseil des Dix. Au moment du procès, le doge était Nicolò da Ponte élu le 11 mars 1578. En ce qui concerne les membres du Collège ordinaire et extraordinaire à qui les procès étaient d'ordinaire délégués, busta 17 fol. 95. LIII quinze membres supplémentaires de ce Conseil, une analyse générale du groupe a été préférée

, Giacomo Emo entra deux fois dans le Conseil des Dix et cinq fois dans la Zonta. Il devint procurateur en 1584 et mourut en 1596 1628

, Alvise Zorzi Il a été six fois membre de la « Zonta » avant 1582 (mais jamais membre ordinaire), et six fois « savio grande » avant 1582 (il est mort en 1580) 1629 . Il a été membre de la « Zonta » en 1572, 1573.

, Domenigo Duodo Il a été membre du Conseil des Dix trois fois et deux fois dans la « Zonta » avant 1582, p.1630

, Zuan Michiel Il a été trois fois membre du Conseil des Dix entre 1572 et 1582 et trois fois également dans sa « Zonta ». Pendant cette même période il a été huit fois « savio grande », puis sept fois entre 1582 et 1592, Il est mort en, vol.1596, p.1631

, Polo Tron Polo 1632 (1509-avril 1579) fut sage du Conseil, sénateur, conseiller et membre du Conseil des Dix. Il eut six fils dont l'un fut marié à une fille et petite-fille de procurateur, un autre devint chevalier et exerça la charge d

M. J. Lowry, « The Reform of the Council of Ten, pp.1582-1585

, An Unsettled Problem?, p.307

. Ibid,

I. I. Rodolfe and . Dans-le-golfe, Piero Morosini On dispose de peu d'informations de carrière sur sa famille 1633 . Piero (1546-1590) eut cinq fils dont l'un fut « camerlengo d'imprestidi », un autre fit partie des douze électeurs des 40 électeurs du doge Zuane Bembo, un autre fut conseiller

, Alvise Grimani fils d'Antonio, Sebastian Contarini fils de Dionisio devenu « provveditore dell'entrade », Domenico di Priuli fils de Marcantonio, Francesco Venier fils d'Andrea, Andrea Bernardo q. Francesco, Marco Cicogna q. Gabriele, Marco Lando q. Francesco, Lunardo Mocenigo q. Andrea devenu « savio » de Terre ferme, Zuan Gritti fils d'Agostin devenu « savio » de Terre ferme, Zuan Polo Contarini q. Sebastian depuis le 1 er janvier 1579, Alvise Loredan fils de Bernardo (peut-être est-ce en réalité Piero car il n'existe aucun Alvise fils de Bernardo dans les arbres généalogiques de Barbaro), les membres du Conseil des Dix entre octobre 1578 et octobre 1579 furent : Zuan Donà fils de Bernardo, Piero Foscari fils de Marco, devenu « savio » du Conseil le 3 janvier 1579

, Piero Foscari fils de Marco Piero Foscari fils de Marco devenu « savio » du Conseil le 3 janvier 1579 fut trois fois membre du Conseil des Dix, quatre fois dans la Zonta et quatre fois « savio grande, pp.1572-1582

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.23, p.142

A. E. Miscellanea-codici, Storia veneta, sec. XIV -sec. XX, «Genealogie patrizie» di Marco Barbaro, busta 21 fol, p.295

A. E. , Archivio del segretario alle voci, pp.1574-1597

A. S. , Consiglio di Dieci, deliberazioni, comuni, registro 34 Fol, vol.38, p.158

M. J. Lowry, « The Reform of the Council of Ten, pp.1582-1585

, LV Marco Lando Entre 1572 et 1582, Marco Lando a été deux fois dans le Conseil des Dix et six fois dans sa Zonta, p.307, 1637.

, renghe ») a été quatre fois membre du Conseil des Dix, deux fois dans la Zonta et avant 1582, trois fois « savio grande, pp.1572-1582

, Zuanne Michiel Zuanne Michiel a été trois fois parmi les Dix, trois fois dans la « Zonta » et quinze fois « savio grande, pp.1572-1592

, Dans Barbaro, on trouve un Alvise (1539-1593) fils du doge Piero, qui fut « savio » du Conseil, membre du Conseil des Dix, gouverneur « dell'entrade » et un des quatre candidats à l'élection de procurateur. Il eut huit fils dont certains furent membres du Sénat, des « Dieci savi, Alvise Loredan Alvise Loredan a été deux fois membres du CX puis trois fois dans la « Zonta » avant 1582 1640

, Giustinian Giustinian Giustinian Giustinian a été six fois « savio grande » entre 1582 et 1592 puis deux fois dans le Conseil des Dix en 1578 et, vol.1581, p.1642

M. Marco-cigogna-le-grand-père-de, Il eut cinq fils. L'un fut « provveditore » à Asolo, un autre fut « sopra gastaldo », un autre « provveditore » à Trévise et membre du Collège des Douze. Gabriel, le père de Marco, fut membre du Conseil des Dix. Il eut quatre fils dont Marco (1518-1585) qui fut conseiller, « provveditore » de galère contre les Turcs et se distingua dans la batailles des « curzolari » en 1571. Un de ses frères fut conseiller à Corfou, sénateur ordinaire. Un autre frère fut conseiller et « savio, Cigogna 1643 , fut « podestà » et capitaine à Cap d'Istrie et « provveditore generale » en Morée contre les Turcs

, il est mort en janvier 1587

, Il est mort en 1596. Il a été membre du Conseil des Dix en 1572, 1577 et 1579, puis de la zonta en 1573, 1579 et 1580

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.20, p.337

M. J. Lowry, « The Reform of the Council of Ten, pp.1582-1585

, An Unsettled Problem? », art. cit. n. 1162, p.310

A. S. Miscellanea-codici, Storia veneta, sec. XIV -sec. XX, «Genealogie patrizie» di Marco Barbaro, busta 18

A. Bernardo-le-père and D. , Andrea 1644 , Francesco, fut membre du Conseil des Dix, son frère Felippo fut sénateur. Francesco eut cinq enfants dont Andrea (1518-1591) qui épousa une fille de procurateur. Il fut conseiller. Son frère Gerolemo fut patron à l'arsenal, et Nicolò fut « sopracomito ». Andrea eut quatre fils dont l'un fut sénateur et membre de la Zonta

A. Grimani-le-père and D. , Alvise Grimani 1645 , fut membre du Conseil des Dix. Il eut quatre fils dont Alvise. Son frère Gerolamo (1530-1593) fut marié en première noce à une petite-fille de procurateur de Saint-Marc, et fut « sopra camere, pp.1525-1599

. Devint-sénateur-ordinaire and . Officier-À-la-«-rason-vecchie, Notre Alvise (1518-1590) fut alla à la « custodia del castel del Lido nelle guerre con turchi ». Alors qu'il était « provveditore generale » en Dalmatie, il prit « Macasca ». Il devint aussi « provveditore generale » à Candie, « podestà » à Vérone, et lorsqu'il exerça la charge de censeur, Zuanne Donà, chef de la Quarantie, l'accusa d'avoir apporté trois « bolletini » dans le « scrutinio » lors de l'élection de « podestà » à Bergame mais il fut libéré. Il a également été « savio

, Les oncles de Sebastian furent pour l'un « castellan in antivari », à Famagosta et à Otranto et l'autre fut recteur « in sitia », chef de la Quarantie, « podestà » à Naple de Malvasia et provéditeur à Asola Bresciana. Dionisio fut un avocat renommé, duc à Candie, et « savio » du Conseil. Il eut huit enfants. Parmi les charges qu'ils occupèrent, on trouve celle de gouverneur de galère, « sopraconti », provéditeur à Zante, baile à Constantinople, provéditeur général de Terre ferme, « savio » du Conseil, un avocat, un capitaine des galères de « barutti ». Le plus fameux d'entre eux eut une longue carrière militaire dans la marine vénitienne combattant contre les Turcs notamment avant de devenir chef du Conseil des Dix et de mourir noyé à

, Antonio fut marié une première fois à une Contarini, fille de chevalier et procurateur de Saint-Marc. Son père Sebastian fut membre de la « zonta ». Il eut six fils dont quatre moururent probablement en bas âge. Antonio fut « provveditore al zante » et mourut en 1558. Notre Zuan Paulo (1519-1602) devint procurateur. Il eut trois fils dont l'un fut « sopracomito

. Ibid,

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.20, p.155

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.18, p.491

, Alvise, eut six fils dont deux devinrent doge : Lorenzo et Gerolemo. Leur frère Marcantonio à une Malipiero fille du procurateur Steffano. Il fut censeur, 1489.

, Il eut trois fils dont Domenico (1522-1585) qui fut conseiller

, Francesco Venier fils d'Andrea Aucun Francesco Venier fils d'Andrea recensé dans les arbres généalogiques de Barbaro

, On connaît seulement la carrière de son père qui fut docteur et écrit notamment la guerre de la Ligue de Cambrai et fut « podestà » à Padoue. Il eut trois fils dont Lunardo. L'un d'eux (Gerolemo) fut « savio » du Conseil. Un autre devint « pro : cannonico monsignore ». Un des quatre fils de Gerolemo devint cavalier et procurateur après une carrière d'ambassadeur

. Zuanne-gritti-le-grand-père-de-zuanne and . Gritti, Aogstin fut « podestà » et capitaine à Feltre, membre de la « sanità », sénateur et recteur à Tine. Il eut quatre fils. Paulo s'occupa de l'arsenal, fut membre de la « rason vecchie », « provveditore sopra gli atti » et membre de la « biave ». Francesco fut conte à Spalato et conseiller « al zante ». Alvise fut membre du sénat. Zuanne (1545-1588) fut conseiller et fut nommé chevalier par Sixte V, prénommé également Zuanne fut provéditeur à Veggia, « podestà » et capitaine à Rimini et membre du sénat, 1650.

, 3 : les membres de la « Zonta » du Conseil des Dix Selon le registre de « l'archivio del Segretario alle voci » 1651 , les membres de la Zonta étaient le procurateur Alessandro Gritti qd. Alessandro, le chevalier Zuan Soranzo qd. Francesco, le chevalier et procurateur Paulo Tiepolo qd. Stefano procurateur, le chevalier et procurateur Zuan da Lezze qd. Preamo procurateur, Francesco Longo qd

A. S. Miscellanea-codici, Storia veneta, sec. XIV -sec. XX, «Genealogie patrizie» di Marco Barbaro, busta 22, fol, p.239

A. E. Miscellanea-codici, Storia veneta, sec. XIV -sec. XX, «Genealogie patrizie» di Marco Barbaro, busta 21, s. d. Le prénom du père est incertain. Cela pourrait être « Andrea ». Il existe un Lunardo fils d'Andrea page 197. D'autres Lunardo sont répertoriés p, pp.187-193

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.20, p.185

A. E. , Archivio del segretario alle voci, pp.1574-1597

, Zuan Battista Querini Deux fois membre du Conseil des Dix et quatre fois membre de la Zonta entre 1572 et 1582 et quatre fois entre 1583 et, vol.1591, p.1658

, Gasparo Renier Une fois membre du Conseil des Dix et quatre fois dans la Zonta entre 1572 et 1582 1659 . Il est mort en avril 1580

, Lunardo da Ca' da Pesaro Deux fois membre du Conseil des Dix et quatre fois dans la Zonta entre 1572 et 1582 avant de mourir en, vol.1581, p.1660

V. Le-chevalier, Morosini Deux fois membre du Conseil des Dix et six fois dans la Zonta entre 1572 et 1582, huit fois « savio grande » pendant cette même période et six fois entre 1582 et 1592 avant de mourir en 1588. Il fut également huit fois « savio » du Conseil entre 1571 et 1581, six fois « savio grande » entre 1582 et 1592 1661 . Le procurateur Marcantonio Barbaro Sept fois « savio » du Conseil entre 1571 et 1581, sept fois « savio grande

, Agostino Malipiero 1663 , Francesco, fut capitaine à Cherzo. Le père d'Agostino, Mattio fut « podestà » à Noale. Parmi ses frères, l'un fut grand avocat, un autre « sopracomito », et un revêtit la charge de « messettaria », un poste pour jeune noble, au XVIII e siècle, avant la carrière dans la Quarantie 1664 . Un de ses fils fut « castellan » à Vicenze, un autre exerça la charge de « castellan

. Ibid,

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.20, p.411

O. T. Domzalski and P. Karrieren, , vol.6, pp.129-161

. Ibid, LX Giulio Bollani Le grand-père de Giulio Bollani 1666 fut membre de la Quarantie criminel et fit condamné le « provveditore » dans le Frioul Andrea Zantavi ce qui lui permit d'entrer dans le Sénat. Il eut un fils, Battista (1518-1569) qui fut « esecutore delle acque », une charge peu prestigieuse. Son seul fils, notre Giulio (1522-1579) fut avocat de prison et avocat de la Commune, p.129

L. , A. Miani, and M. Venier-n,

, Annexe 34 : le procès de 1620

, Annexe 34.1 : les juges

, L'absence du prénom du père lorsque les magistrats sont cités en marge des registres par les secrétaires rend leur identification difficile. Chaque année, le Conseil des Dix était entièrement renouvelé au mois d'octobre car tous les membres de ce Conseil étaient soumis à une « contumace » d'un an. Ils pouvaient cependant être acceptés dans la Zonta. Cela signifie que les premiers membres du Conseil des Dix à juger l'affaire au cours de l'été 1620 ne furent pas les mêmes que ceux qui la jugèrent entre octobre 1620 et septembre 1621. Cependant, ils jouèrent peut-être un rôle secondaire s'ils furent élus membres de la Zonta des Dix. Les conseillers du doge étaient six, Une identification précise des juges n'a pas encore été possible à ce stade en raison de l'indisponibilité, de la disparition ou du mauvais état de conservation des documents et de la présence de plusieurs patriciens portant le même nom et prénom au moment du procès dans les arbres généalogiques de Barbaro

, Annexe 34.1.1. : les membres du Conseil des Dix entre octobre 1619 et octobre 1620

, Alvise da Ponte, déjà membre et chef du Conseil des Dix par le passé, Nicolò Contarini, ancien conseiller qui devint « savio » du Conseil, Zuanne Soranzo qd. Marco qui devint conseiller et fut donc remplacé, Carlo Ruzzini, et Antonio Canal, tous les deux anciens membres et chefs du Conseil des Dix, Marcantonio Corner qd. Nicolò, ex-conseiller, Antonio Grimani (ensuite élu « savio » du Conseil), et Zuan Francesco Correr. Tous n'assistèrent pas cependant à l'enquête préliminaire sur la fraude LXI électorale 1667 . Au cours de l'année, certains d'entre eux furent remplacés par Zuan Francesco Basadonna (qd. Hieronimo sans doute, Les membres du Conseil des Dix entre octobre 1619 et octobre 1620 étaient les anciens conseillers Lunardo Moresini, Francesco Valier (qd. Nicolò) qui devint « provveditore al sale » et fut donc substitué

A. Étaient-bertucci-contarini, . Da-canal, F. Et-zuan, . Basadona, C. Le-«-capo-di-rispetto-»-Était et al., et l'avocat de la Commune Nicolò Valier. Les chefs du Conseil des Dix du mois de septembre étaient Piero Foscari, Marcantonio Corner, et Alvise da Ponte. Le « capo di rispetto » était Zuane Magno qui était également inquisiteur avec Carlo Ruzzini. Le « collegio ordinario » était composé de l'inquisiteur Zuane Magno, de l'avocat Nicolò Valier, précédemment dans le « collegio estraordinario », et deux nouveaux membres Alvise Barbaro et Piero Foscari, Les chefs du Conseil des Dix au mois d'août 1620

, Par souci d'exhaustivité, j'ai donc retracé tous les patriciens même s'il est possible que certains d'entre eux n'aient pas eu à traiter l'affaire pour avoir déjà quitté le Conseil des Dix. Bertucci Contarini Chef du Conseil des Dix au mois d'août 1620. Le grand-père de Bertucci lorsqu'il était dans la Giustizia Nuova, fut élu « provveditore alla Ceffalonia », puis recteur à Rethymnon. Du père de Bertucci, Barbaro ne décrit pas la carrière. Un oncle de Bertucci fut « sopra conti », un autre fut membre de la « rason vecchie », et élu « governatore di gallera ». Un autre oncle fut « governatore di gallera » et « provveditor all'arsenale », une charge pré-sénatoriale 1668 . Lui-même est né en 1571 et mourut en 1629. En 1618, il fut « luogotenente » à Udine, une charge préalable à la carrière de sénateur 1669 . Il fut également « savio ai ordeni, J'ai regroupé tous les patriciens qui ont été membres du Conseil des Dix entre octobre 1619 et octobre 1620. Certains ont été élus à d'autres charges pendant cette période et aussitôt substitués par de nouveaux membres mais leur date de départ du Conseil (ou d'arrivée) n'est pas indiquée

, Les noms trouvés dans les raccolte à la marciana ne correspondent pas toujours avec ceux cités dans les registres du Conseil des Dix

O. T. Domzalski and P. Karrieren, , p.81

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.18

, Antonio da Canal Antonio da Canal 1671 fut chef du Conseil des Dix au mois d'août 1620. Son grand-père Antonio fut membre du Sénat. Le père d'Antonio, fut sénateur ordinaire. Antonio vécut de 1567 à 1650 et fut provéditeur à Padoue, et conseiller. En 1646, il devint procurateur « di citra ». Il eut deux frères. Son autre frère Francesco fut « sopracomito » et membre de la Quarantie criminelle

F. Zuan and . Basadonna, Zuan Francesco Basadonna 1672 fut élu membre du Conseil des Dix en substitution de patriciens élus à d'autres charges. Le grand-père de Zuan Francesco fut membre du Sénat. Il eut un seul fils, Girolamo, qui eut un fils : Zuan Francesco (1569-1630). Celui-ci fut « provveditore al sale » et membre du Conseil des Dix, Ce dernier fut père de trois fils, deux furent membres du Sénat, un autre fut nommé à la « rason nove, vol.19

C. Ruzzini and C. Ruzzini, Son grand-père fut « savio ai ordeni » et sénateur ordinaire. Il devintmembre du Conseil des Dix contre une somme de 500 ducats. Carlo fut marié à Bianca Contarini fille du procurateur Ferrigo qd. Francesco. Barbaro ne donne pas d'indication de carrière. Il vécut de 1554 à 1644. Son frère Francesco fut « provveditore alla suda ». Le fils de Carlo, Domenico, devint lieutenant » à Udine et fut également élu conseiller, « savio » du Conseil et « podestà » à Brescia, vol.1620

. Marcantonio-corner-marcantonio, Son grand-père, exerça la charge de « savio » du Conseil. Son oncle Zuanne fut «savio agli ordeni » et son autre oncle Vicenzo devint « sopra comito ». Sans frère, Marcantonio vécut de 1550 à 1632 et épousa en première noce Lucia Venier fille du chevalier Marcantonio. Il a notamment été conseiller, Son fils Zuanne mourut en 1598 et occupa une charge dans la « ternaria vecchia

L. Lunardo-moresini, Un de ses fils, Cabriel (1575-1622), fut « podestà » à Chioggia et à Rovigo et fut exclu en 1601 par le Conseil des Dix avec un autre noble pour meurtre, Moresini 1675 était l'un des inquisiteurs

. Ibid, , p.222

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.17, p.259

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.22, p.489

A. S. Miscellanea-codici, Storia veneta, sec. XIV -sec. XX, «Genealogie patrizie» di Marco Barbaro, busta 19

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, Son grand-père Piero était marié à une Grimani fille du procurateur Marco et petite-fille du doge et procurateur Antonio. Il fut conseiller, « savio » du Conseil, et un des quatre derniers concurrents à l'élection de procurateur en 1581. Il eut deux fils, Gerolemo (père de notre Piero) qui se maria à Chiara Mocenigo, petite-fille et arrière-petite-fille de procurateur. Il fut élu à la « rason nove e vecchie » et devint membre de la « Zonta » ordinaire. Il eut deux fils : Marco qui fut « provveditor de comun », « dieci savi », « sopra daci » et sénateur ordinaire avant de décéder en 1610; Piero (1564-1629) fut marié à Donada Grimani d. Zuane Almorò chevalier et procurateur qd. Gerolemo chevalier et procurateur, vol.21

A. Da-ponte-alvise-da-ponte, Un de ses oncles s'occupa du « fondaco dei tedeschi », un autre fut « sopra offici », et eut la chaire publique de philosophie. Notre Alvise fut notamment conseiller. Il eut deux frères. Nicolò (1577-1642), qui fut « savio » du Conseil et vice-duc à Candie. À son retour de Candie, il dut se présenter à « l'avogaria » sur l'ordre de Gerolemo Trevisan, général du règne de Candie pour se défendre contre des accusations portées contre lui. Barbaro ne précise pas l'accusation, vol.1631, p.1677

, Son grand-père, Andrea, fut capitaine à Padoue et conseiller. Son père, Stefano, épousa une Mocenigo fille du procurateur Francesco qd. Piero. Il se maria ensuite à Marina Contarini fille du chevalier Sebastian qd. Sebastian. Il fut membre de la « Zonta » (des Dix probablement), Zuane Magno Zuane Magno était l'un des inquisiteurs en septembre 1620, 1678.

, Un autre fils fut notamment élu LXIV parmi les « dieci savii », « Camerlengo » à Vérone, « podestà » à Brescia, « savio » du Conseil, entra dans le Sénat et devint membre du Conseil des Dix. Il fut désigné parmi les 40 nobles qui servirent Henri III, le roi de France, lors de son séjour à Venise en 1574. Agostin, le père de notre Zuanne s'occupa de la santé, fut un des « dieci savi », membre du Sénat et de la « biave ». Il eut 5 fils. Battista devint « savio » du Conseil, sénateur, conseiller et écrivain ; Polo fut « provveditore di comun », Felippo fut membre du Sénat, et de Giacomo on ne sait rien. Notre Zuanne (1578-1647) épousa Marina Lando fille du procurateur Antonio qd. Gerolemo. Il fut nommé chevalier par le pape Innocent X. Il devint « savio » du Conseil, ambassadeur ordinaire et extraordinaire à Rome, général à Palma et en 1634, Zuanne Nani Le grand-père du conseiller des Dix Zuanne Nani 1679 eut quatre fils. L'un fut membre du Sénat, un autre occupa une charge pour la santé (« sanità »), un autre fit partie des « Dieci savi », du Sénat et de la « biave

Z. Soranzo-le-père-de-zuane-soranzo-1680, . Marco, C. Sénat, and ». Dix, Il eut trois fils. Mattio fut membre de la « rason nove ». Zaccaria devint juge en matière de sentences civiles ( « sopra atti del Sopragastaldo »). Zuanne (1564-1624), surnommé « bevilacqua

, Il eut cinq fils: deux furent sénateurs, un autre entra dans la « Zonta » ordinaire, un troisième fut « provveditore » sur l'île de Zante mais aussi à Salò, capitaine à Raspo, conseiller et général « del entrade » et un dernier fut membre de la « ternaria vecchia ». Notre Nicolò (1553-1631) parvint au summum de la carrière politique vénitienne en devenant doge en 1629. Auparavant il avait été « camerlengo » à Padoue. Il fut nommé « principe » de l'accadémie des « animosi » située dans la maison de l'abbé Ascanio Martinengo noble de Brescia et écrivit De perfetione rerum et l'Istoria veneta. Il fut « savio agli ordeni », membre de la Quarantie

, Il eut un seul héritier: Francesco (1559-1621) qui fut conseiller et « provveditore al sale ». Il eut quatre fils dont l'un fut avocat, un autre entra dans les ordres des théatins, un autre fut capitaine à Candie. LXV Zuan Francesco Correr Le grand-père de Zuan Francesco Correr 1683 devint membre et chef de la Quarantie. Il eut quatre fils dont l'un fut conseiller. Piero, le père de Zuan Francesco, exerça dans la « biave ». Son frère Polo fut capitaine à Raspo. Piero eut quatre fils dont on sait seulement de Marco qu

, Il eut trois fils dont l'un fut conseiller et un autre fit partie des « dieci savi

A. Antonio-;-«-sindico-»-dans-le and L. , Grimani 1684 fils de Zuanne devint « savio » du Conseil au cours de son mandat de membre du Conseil des Dix. Son père fut l'un des 40 électeurs du doge Piero Loredan. Il eut six fils. Alvise fut « savio ai ordeni », « savio » de terre ferme

F. and ». , membre du Sénat, devint juge en matière de sentences civiles ( « sopra atti del Sopragastaldo ») et membre du Conseil des Dix. Giacomo fut « messettaria », une charge typique d'une carrière avant la, Quarantie, 1685.

C. Bernardo-fut and A. Et-notre, Il mourut un mois plus tard. Il eut quatre fils dont trois devinrent procurateurs et le quatrième évêque. Ils firent tous des carrières prestigieuses, l'un comme chef du Conseil des Dix, et général des îles

, Annexe 34.1.2. : les membres du Conseil des Dix d'octobre 1620 à octobre 1621

A. Étaient, L. Contarini, F. Marcello, M. Morosini-;-lorenzo-giustiniano, and . Valaresso, Hieronimo Corner (qui devint « savio » du Conseil), Zuane Giacomo Zane (qui fut élu « savio » du Conseil), Zuan Battista Foscarini et Agostin Michiel (qui devint conseiller). Certains d'entre eux changèrent de fonction au cours de l'année et furent donc substitués par Lorenzo Soranzo, Les membres du Conseil des Dix à partir d'octobre 1620

G. Au-mois-d'octobre-1620 and . Belegno, Au mois de novembre, Nicolò Erizzo, Zuan Battista Foscarini, et Marc Antonio Valaresso furent nommés chefs du Conseil des Dix et Francesco Morosini vice-chef. Il devint également inquisiteur du mois de novembre avec Lorenzo Soranzo. En décembre, Giacomo Zane et Battista Foscarini furent nommés inquisiteurs

A. Morosini, L. Michiel, and . Soranzo, Au mois de mars 1621, les trois chefs du Conseil furent Alvise Dolfin, Lorenzo Marcello, Nicolò Erizzo, et le vice-chef Andrea Contarini, Les deux inquisiteurs étaient Zuan Battista Foscarini et Giust'Antonio Belegno

, Tout comme pour les précédents membres du Conseil des Dix, j'ai regroupé les nouveaux membres de ce conseil entre octobre 1620 et octobre

A. Dolfin-de-gerolemo, Il fut membre du Sénat ordinaire et capitaine à Padoue. De ses quatre frères, on sait seulement que Francesco fut membre de la Quarantie et Domenico fut conseiller « in soria » et « cottimo » d'Alexandrie. Leur père fut parmi les « Dieci Savii, pp.1556-1625, 1686.

, En 1538, il fut membre du Conseil des Dix contre 500 ducats d'argent. Zorzi, le père de notre Gerolemo fut marié à Contarina Zustignan du chevalier Zorzi. Il fut membre du Sénat ordinaire, et neuf fois élu gouverneur de galère et c'est sans doute en tant que capitaine de navire qu'il mourut à Lepante en 1570. Il eut deux fils : Gerolemo et Marco. Marco, fut marié à Pisana Badoer fille du chevalier Anzolo. Ils moururent tous les deux 15 jours après les noces. Gerolemo (1562-1634) épousa Pisana Priuli petite-fille du procurateur Zuan Francesco. Il fut « provveditore » général en Terre ferme et ambassadeur à Rome auprès du pape Urbain VIII. Il devint chevalier et procurateur, Gerolemo Corner de Zorzi Il fut membre du Conseil des Dix d'octobre 1620 à septembre 1621 et chef du Conseil en octobre 1620

, Il était l'un des membres du Conseil des Dix entre octobre 1620 et octobre 1621. Il fut conseiller, « savio » du Conseil, « provveditore » général dans le Golfe et en Dalmatie et « provveditore d'armada ». En 1628, il devint procurateur de Saint-Marc contre 25 mille ducats. Dans les registres, il est précisé que Giust'Antonio Belegno était un grand ami de Francesco Zen mais aussi l'un de ses parents. Cependant, aucun mariage avec une femme de la famille Zen LXVII n'a été constaté parmi les membres proches de Giust'Antonio Belegno, pp.1565-1634

A. Michiel, On ne dispose pas d'indication de carrière pour l'un, un second fut « savio ai ordini » et « cottimo di Bamasco »; son frère Zuan Battista fut « sopracomito », capitaine à Zara et à Sebenico et duc de Candie. Agostino eut deux fils dont l'un fut gouvernateur de bateau, « provveditore alla suda, Il fut également l'un des membres des Dix entre 1620 et 1621, pp.1555-1629, 1689.

L. Marcello, Giacomo, exerça en tant que conseiller et chef des Dix et manqua de peu l'élection à la charge de procurateur de Saint-Marc. Il eut trois enfants dont Lorenzo (1563-1625), un des juges du procès, qui fut capitaine à Candie, avocat de la Commune et « savio » du Conseil. Son frère Andrea fut conseiller et a eu pour enfant entre autres un Lorenzo (1603-1656) mort en tant que capitaine général en combattant les Turcs. L'un des frères du dernier Lorenzo devint chevalier du Sénat suite à la mort de son frère Lorenzo, un second exerça en tant que « savio, 1690.

, Il eut un seul fils, Bertucci, qui fut « podestà » à Rovigo, membres des « dieci savii », conseiller et membre du Conseil des Dix. Il eut six fils. Alvise, qui mourut en 1615, fut recteur à Rethymnon, « formento » à Saint-Marc, membre de la Quarantie, « provveditore alla suda » et membre du Sénat. Gerolemo fut lieutenant à Udine, général à Palma et sénateur. Iseppo, mort en 1640, fut « provveditore generale » à Candie. Antonio fut élu membre de la Zonta, conseiller et « provveditore generale » en Dalmatie. Francesco fut « provveditore » à Asola Bresiana, vice-gouverneur de condamnés, « castellan » à Brescia, « provveditore di cavalli » en Dalmatie et capitaine de la garde de Candie. Piero devint censeur, Il était l'un des inquisiteurs d'État. Son grand-père Alvise fut sénateur ordinaire, vol.1691, pp.1571-1621

M. Valaresso, On ne dispose pas d'indication de carrière sur le second fils. Marcantonio vécut de 1541 à 1622. Il devint également conseiller et « governatore del entrade » 1692 . Zuan Battista Foscarini Son grand-père fut conseiller et eut six enfants. Ses oncles furent « camerlengo de comun », gouverneur de condamnés et « provveditore » à Maran. Son père Giacomo fut « podestà » à Vérone, « provveditore generale » en Dalmatie et capitaine général de mer. Il fut créé chevalier par le roi de France Henri IV. Il devint procurateur de Saint-Marc en 1580 et chevalier de Raspa, il fut conseiller et « savio » du Conseil. Il eut deux fils : Alvise épousa Isabetta da Lezze fille du procurateur Zuane et petite-fille du procurateur Andrea. Il fut élu « savio » de Terre ferme, lieutenant à Udine, sénateur et ambassadeur en Pologne où il fut nommé chevalier, « savio » du conseil, conseiller et « savio ai ordeni ». Il mourut en 1614. Zuan Battista (1564-1628) devint podestà à Brescia, conseiller et procurateur de Saint-Marc. Ses trois fils exercèrent parmi les « dieci savii », en tant que juge de sentences civiles (« sopra atti, pp.1541-1622

, Benetto, devint podestà à Chioggia, recteur et « provveditore » à Cattare et Corfù, conseiller des Dix, conseiller et gouvernateur « dell'entrade ». Il mourut en 1607. Il eut quatre enfants dont Nicolò qui fut « provveditore » à Raspo et conseiller. Il est né en 1572 et décéda en 1629. Son autre frère Zuanne fut membre de la Quarantie. Son troisième frère Francesco (1567-1645), fut « savio di ordini », « sindico » en Dalmatie, « provveditore » à Salo, « savio » de Terre ferme, sénateur et lieutenant à Udine. Il fut ambassadeur auprès du pape Urbain VIII, censeur, conseiller des Dix, conseiller, général à Palma, « provveditore in Campo », « provveditore generale da mar

A. Contarini and A. , Son grand-père Sebastian fut marié à une Gradenigo arrière petite-fille de chevalier. Le père d'Andrea, Zuan Paolo, avait le titre de procurateur. Il eut trois fils, Piero qui fut sopracomito, Sebastian fut « camerlengo d'imprestidi » et Andrea dont il est rapporté qu'il fut conseiller, pp.1553-1624

, Il est possible que la date de décès soit erronée. Le grand père de Francesco Morosini, fut un membre de la « biave ». Des cinq fils, l'un devint conseiller et Almorò, le père de notre Francesco, fut élu capitaine. Il épousa une Moro fille du chevalier Gabriel avec qui il eut quatre fils qui devinrent membres du collège des Douze, LXIX Francesco Morosini Le seul Francesco Morosini 1695 fils d

L. Lorenzo-giustiniano-le-grand-père-de, De ses quatre fils, l'un devint évêque, un autre chevalier mais aussi capitaine à Bergame, à Vérone, et juge « sopra atti ». Andrea, le père de notre Lorenzo fut podestà à Cap d'Istrie et « Sindico » en Dalmatie. Il eut cinq fils. Lunardo fut « dieci savi », Francesco fut « sopracomito » de galère, Gerolemo entra dans le collège des Douze et fut « castellan » à Brescia et membre des « Dieci Savi », Alvise devint capitaine contre les Uscoques, « sopracomito » et « provveditore » à Asola, gouverneur de galère et de galère de condamnés et d'armada. Lorenzo (1578-1620) épousa Maria Grimani fille du doge Marin, Giustiniano 1696 fut membre du Sénat et chargé de l'arsenal

L. Soranzo-lorenzo-;-du-conseil, De ses cinq héritiers mâles, deux devinrent procurateurs. Son père Zuanne épousa Marietta Zane fille du chevalier et procurateur Gerolemo. Il devint podestà à Bergame et Brescia en temps de peste et podestà à Padoue en temps de carestie. Il fut également ambassadeur en Espagne auprès de Philippe II, en France auprès d'Henri III et ambassadeur à Rome auprès du pape Pie V. Il eut cinq fils. Francesco devint chevalier et fit lui aussi une carrière d'ambassadeur, de « savio ai ordeni », « savio » de Terre ferme, « savio » du Conseil et capitaine à Vicenze. Giacomo fut « provveditore » à Pesciera, capitaine à Bergame et Benedetto devint « provveditore » à Presciera, gouverneur de galère et de l'arsenal et membre du Sénat; Gerolemo fut conseiller, « savio » du Conseil, ambassadeur à Rome, en Espagne et en France et devint chevalier et procurateur, Soranzo était le fils du chevalier et procurateur Zuanne 1697 . Son grand-père fut « savio, pp.1574-1623

. Alvise-dolfin-le-grand-père-d'alvise-dolfin, Paolo 1698 , eut trois fils dont on ne connaît que les dates de naissance et de décès sauf pour le père d'Alvise: Gerolemo fut « dieci savi » . Il eut cinq fils dont deux n'ont aucune indication de carrière. Son frère Francesco fut membre de la Quarantie, Domenico fut conseiller « in soria » et « Cottimo d'Alessandria ». Alvise, 1556.

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.21, p.317

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.23, p.456

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.23

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.19

, fut sénateur ordinaire et capitaine à Padoue et l'un des neufs électeurs des 40 électeurs du doge Nicolò Donà

Z. Venier-marcantonio, . Le-grand-père-de-zuanne, F. Venier-1699, . Docteur, and . Procurateur, Il devint ambassadeur à Rome, à Milan, en Angleterre et à Gênes. Il épousa Giroloma Dandolo dont il n'eut qu'un seul fils, Daniel, le père de notre Zuanne, qui fut l'un des six assistants du général Morosini « sopra il Lido ». Il devint plus tard duc de Candie. De ses cinq fils, Marcantonio fut général à Candie, Dolfin fut « sopra gastaldo », baile à Corfou, sénateur et console à Alexandrie, chef de la Quarantie et duc de Candie. Cristofolo fut capitaine à la guerre de Candie, Zuanne fut conseiller, pp.1554-1626

Z. Zuane-giacomo, Zuane Giacomo Zane 1700 fils d'Antonio devint « savio » du Conseil pendant son mandat dans le Conseil des Dix. Le grand-père Francesco fut capitaine et podestà à Trévise « per dinari » (ce qui signifie sans doute qu'il a acheté la charge)

, Gerolemo mourut en mer, Zuan Giacomo fut membre de la Quarantia et « savio ai ordeni » et Antonio eut trois enfants. Francesco fut membre des « Dieci Savii

G. Gerolamo-fut-conseiller-et-zuan, 1550-1621) fut « formento » à Rialto, membre de la Quarantie, « savio » du Conseil

, les membres des collèges criminels ordinaire et extraordinaire qui n'étaient pas membres du Conseil des Dix

«. Le, Il respectait la composition ordinaire, à savoir un chef du Conseil des Dix, un conseiller ducal, un inquisiteur (en principe celui qui avait géré l'inquisition générale) et un avocat de la Commune : Zuane Basadonna (conseiller), Giust'Antonio Belegno (chef du Conseil des Dix au mois d'octobre), Giacomo Zane (Zuane Giacomo Zane sans doute qui fut en effet inquisiteur en octobre 1620) et l'avocat de la Commune Andrea Gradenigo. C'est ce « collegio » qui fut député au procès des ballotes (car il est précisé qu'il doit s'occuper des vieux cas « et nelli casi vecchi » et lorsque de nouveaux nobles sont impliqués par la suite

, On connaît déjà la biographie d'Andrea Gradenigo et de Giust

, Zuane Un Zuane Basadonna fut conseiller mais le prénom du père n'est jamais précisé dans les registres

, Ce Marcantonio fut « provveditore di comun », membre du Sénat, et juge en matière de sentences civiles (« sopra gli atti del Sopragrastaldo »), Marcantonio et Paolo furent également membres du Conseil des Dix et conseillers, pp.1574-1636

, Ce dernier eut 4 fils qui exercèrent diverses charges : l'un fut "cattaver", le second "biave", un autre "sopra conti" et le dernier occupa une charge dans la "sanità" EXPLIQUER TYPES DE CHARGES. L'un d'entre eux, nommé Piero, eut trois fils dont Zuanne (1562-1647) qui devint sénateur, conseiller et « savio » du Conseil ; Antonio fut juge en matière de sentences civiles (« sopra gli atti del Sopragastaldo, Le second Zuanne est fils de Piero et arrière-petit-fils du chevalier Zuanne (docteur diplomé de filosophie et théologie) 1702, pp.1564-1641

G. Zane and G. Seulement, Mais dans la « miscellanea », on retrouve un Zuane Giacomo Zane qui fut élu membre du Conseil des Dix le 6 septembre 1620 et devint au cours de son mandat « savio » du Conseil, Sa biographie se trouve déjà citée plus haut pour cette raison

H. Étaient-alvise-barbaro, Z. Contarini, and . Basadona, Zuan Soranzo, et Nadal Donado dont certains avaient été membres du collège criminel ordinaire. Par la suite, Carlo Ruzzini, Bernardo Valier et Bernardo Tiepolo furent également conseillers. Il n'a pas été possible de reconstituer tous les conseillers du doge pendant l'affaire à cause des roulements réguliers de fonction, Les conseillers qui assistèrent au procès en septembre 1620

, Le grand-père fut « savio agli ordeni », « provveditore » à Veggia, auditeur nouveau et membre de la « Biave ». Il eut 4 fils : Fantin et Daniel devinrent gouverneurs de galère, Francesco fut provéditeur à Cividal et « savio agli ordeni » et épousa une Dandolo fille du chevalier et docteur Marco. Alvise devint membre du Sénat et se maria à une Venier petite fille du procurateur Marin dont il eut quatre fils : Lorenzo fut membre de la « zonta » ordinaire, de la « rason vecchie » et gouverneur de galère, Nadal Donà Nadal Donà fut l'un des conseillers du doge. Mais l'absence du prénom du père ne permet pas de l'identifier parmi les nombreuses branches de la famille Donà

, Il devint membre des « dieci savi », sénateur, juge (« atti »), censeur, « provveditore al sale » et chef du Conseil des Dix. Il mourut en 1592. Il eut trois fils. Mattio fut membre de la « rason nove ». Zaccaria fut « sotto atti, Zuanne, le conseiller du procès était surnommé « Bevilaqua

, Agostin et Zuan Alvise, le père de Bernardo. Agostin fut nommé évèque puis cardinal. Zuan Alvise fut juge (« sopra gli atti del Sopragastaldo » ), censeur et chef du Conseil des Dix. Il eut cinq fils. Piero, Agostin et Bertucci devinrent évêque, Piero fut même nommé cardinal en 1629. De Lorenzo, on ne connaît que la date de naissance et de décès, père devint capitaine des salines de Chypre. Il était également un membre des « Dieci Savii » et sénateur. Il eut deux fils, pp.1577-1633

. Bernardo-tiepolo-procurateur-de-saint-marc, C. Le-grand-père-de-bernardo-Épousa, . Priuli, . Pietro, and . Stefano, Il eut cinq enfants dont Almorò, père de Bernardo, qui fut capitaine de Fueste et prit Scardona ; il fut aussi capitaine général lorsqu'il était capitaine à Raspo. Il devint duc de Candie, conseiller, membre du Conseil des Dix et « provveditore al sale ». Il décéda en 1597. Il eut quatre frères dont l'un Paolo devint chevalier et procurateur, un autre fut « savio » du Conseil, « generale dell'entrade » et membre du Conseil des Dix. Un autre frère fut « sopra offici ». Almorò eut six fils dont Bernardo (1567-1629) qui fut capitaine « delle galleazze ». Un second fut « provveditore alla Ceffalonia », un troisième devint capitaine « delle gallere » et conseiller; un quatrième, Domenico, fut conseiller, un cinquième fut juge (« atti ») LXXIII et un dernier fut avocat de prison. Le fils de Domenico devint procurateur de Saint-Marc en 1645 1706 . Benedetto Bondumier Son grand-père fut membre des « Dieci savii », du Sénat et conseiller. Il eut deux enfants. Andrea fut avocat pour les cours et membre de la « Zonta » et Bertucci fut « grand avocat » et conseiller. Il eut quatre enfants dont Benedetto (1569-16?) qui fut conseiller. L'un de ses frères fut général, conseiller et « provveditore generale » à Candie, exerça en tant qu'ambassadeur auprès de Suliman II et trois fois en tant que capitaine général en temps de paix. Il décéda en 1557

A. and A. Mocenigo, Antonio vécut de 1563 à 1622. Il devint général à Palma. Il eut deux frères: l'un fut capitaine à Vérone et juge (« atti »), l'autre fut marié à Foscarina Foscarini fille du chevalier et procurateur Giacomo qd. Alvise. Antonio eut deux fils dont l'un a été « provveditore in armada » (Zuanne) et le second, Lazaro, fut sénateur ordinaire, et duc à Candie où il vécut de 1584 à 1650, Il provenait du rameau Mocenigo « dalla Carità

, Gerolemo Contarini Il fut membre du « collegio estraordinario » en septembre 1620 mais il n'a pas pu être identifié avec certitude car il existe deux Gerolemo Contarini en, vol.1620, p.1709

, Il est possible que d'autres patriciens furent avocats de la Commune pendant le procès mais d'autres noms n'ont pas été trouvés et il n'y a pas de registre du Segretario alle Voci pour cette période, Annexe, vol.34

A. , Membre du « collegio criminale estraordinario ». Il fut « savio » de Terre ferme, avocat de la Commune et sénateur. Son frère Agostin devint évêque de Feltre. Leur père Zorzi fut avocat de la Commune, juge « sopra gli atti, 1561.

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.18, p.107

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.21, p.185

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, Quatre générations auparavant, une de ces ancêtres fut la femme du doge Andrea Vendramin. Aucun procurateur ou sénateur n'a été retrouvé dans la famille 1710 , cependant les charges occupées telles que celles de « savio » de Terre ferme ou sénateur et la présence d'un évêque dans la famille excluent la catégorisation de la famille

, Vettor Contarini Il fut l'un des avocats de la Commune mais aucunVettor Contarini n'a été identifié dans l'arbre généalogique de Barbaro. En revanche, il existe un Zuan Vettor mais il était évêque 1711

, Le père de notre Nicolò fut conseiller et « provveditore al sale ». Il décéda en 1621. Francesco eut quatre fils dont Nicolò (1581-1629) qui fut capitaine à Candie. En 1618, il fit partie des douze qui élirent les 25 du doge Nicolò Donà. Son frère Alessandro fut avocat de la Commune et mourut en 1630 de la peste. Le dernier frère Vicenzo entra dans les ordres des théatins et décéda en 1630. Alessandro, le seul frère marié, eut plusieurs fils dont l'un devint chevalier 1712 . Tout comme Andrea Gradenigo, même si Nicolò Venier ne semble apparemment pas appartenir au cercle des patriciens les plus en vue

H. Valier, Le grand-père Timoteo fut sénateur et eut six fils. L'un, Zuanne fut « podestà » à Asolo ; un autre, Gerolamo fut auditeur ; Francesco fut « podestà » à Bassano et Andrea, le père de notre Hieronimo, fut « provveditore » à Asola. Hieronimo eut quatre frères qui formèrent la branche da San Giobbe. Marin fut auditeur (1614-1663), Lorenzo fut sénateur (1626-1671) Gerolemo fut également « signor di notte Civil ». 1713 Les magistratures occupées par la famille ne sont pas des plus prestigieuses. La charge de « signor di notte al civile, Il était l'un des avocats de la Commune pendant le procès, p.1714

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.20, p.95

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.19, p.457

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro,

. Ibid, , p.177

O. T. Domzalski and P. Karrieren, , vol.6, p.79

A. and N. Minio, , 1715.

, Leur grand-père fut marié à une Priuli et le père avec une Renier puis une Emo. Le père fut « appontador a Rialto ». L'oncle Alessandro fut « castellan della cittadella di cattaro » 1717 . Leur frère Francesco fut castellan à Vérone 1718 et un autre frère Cabriel fut « avvocato ai consigli » 1719 . Ils sont tous les deux morts en 1621. Alessandro (1591-1649) fut marié en 1633 à Cecilia Molin qd. Marco qd. Ferigo. Il fut « sopraconsole » 1720 et eut deux fils. Imperial mourut de la peste à Piave où il était banni (1590-1631). Nicolò, né en 1589, Ils venaient d'une famille pauvre. Les rentes immobilières de la famille étaient peu élevées. De plus, l'héritage paternel avait déjà été divisé entre de nombreux membres en 1582 1716

. Le-père-de-nicolò and . Pizzamano, 1570-1644) 1721 s'est frayé un chemin jusque dans la Quarantie, tribunal réservé aux patriciens pauvres ou de moyenne fortune

. Banni-À-perpétuité-de-venise,

, Selon Barbaro, il existe en effet deux Piero Basadonna fils d'Alvise, l'un est né en 1587 et l'autre en 1596. Ils ont le même arrière-grand-père. Il est plus probable qu'il s'agisse du premier Piero mais le second pouvait déjà se trouver dans le Grand Conseil s'il avait pioché une balle d'or le jour de Sainte-Barbe. Cependant, il est possible qu'il n'ait pas le Banni à perpétuité de Venise, Piero Basadonna Il n'a pas été possible d'identifier avec certitude Piero Basadonna 1723 fils d'Alvise

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, ;. Barbaro et al., Ridotte a pochi ducati le rendite immobilairi dei due fratelli. L'asse paterno era già stato diviso nel 1582 tra nuermosi consorti: ASV, dieci savi alle decime, vol.21, p.laura megna

«. Les and . Reggimenti, Cattare font partie de la carrière de patriciens pauvres, Politische Karrieren und Machtverteilung im venezianischen Adel, p.125

, Une charge moins importante que dans la Quarantia, p.129

, Poste d'une carrière de pauvre, p.122

. Carrière-de-la-quarantie, , p.131

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.22, p.151

A. S. Capi-consiglio-di-dieci, , vol.7, pp.1593-1623

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.17, p.262

, Un de ses oncles était jésuite. Lui-même naquit en 1586, mourut en 1636 et se maria en 1609 à Laura Sagredo qd. Anzolo qd. Gerolemo. Il fut « provveditore » à Cherso. Il eut un frère mort en 1608. Il eut trois fils en 1610, 1614 et 1616 qui se marièrent tous les trois. Le premier fut marié à Isabetta Valardi et mourut en 1689 (aucune indication de carrière). Le second fut entre autres « sopracomito » (charge de jeune patricien dans la marine militaire)

. Banni-À-perpétuité-de-venise,

M. Lippomano, Le grand-père de Marco Lippomano 1728 de Antonio fut marié à Chiara da Lezze. Il fut membre du Sénat et « consiglier generale delle entrate ». Son père, Antonio, fut marié à Francesca Salamon. Il fut juge (« atti ») et sénateur. Son oncle Zuanne, pp.1588-1633

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro,

C. O. Domzalski and P. Karrieren, , vol.6, p.79

C. ,

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.21, p.216

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, Le grand-père de Zorzi Pasqualigo 1736 de Giacomo fut marié à une Pisani; il devint membre de la Quarantie. Son père ne se distingue pas non plus par des charges prestigieuses, ni ses frères (Quarantie tout au plus et « sopracomito », mais il manque beaucoup d'informations sur la famille). Son père Giacomo fut « provveditore » alla Legua, op. cit., fol, vol.20

C. O. Fait-plutôt-partie-d'une-carrière-de-quarantia, P. Domzalski, and . Karrieren, , p.132

, Une étape préalable pour une carrière en tant que sénateur ordinaire, p.81

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.20, p.401

. O. Une-Étape-préalable-À-une-carrière-dans-le-sénat, P. Domzalski, and . Karrieren, , pp.129-136

, Carrière de patricien pauvre, p.130

, Une charge respectable

, Brescia était un grand « régiment » réservé aux patriciens qui avaient été membres du Conseil des Dix, conseillers ou encore sénateurs, Politische Karrieren, op. cit. n, vol.6, p.132

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.22

. Ceffalonia-»-1737, Il eut huit frères dont l'un se maria à Giulia Priuli, on sait qu'il fut membre de la Quarantie, pp.1591-1629

, Michiel Memmo de Silvestro 1738 exerça en tant que « officiale alle cazude

. Le-grand-père-de-ferigo-loredan-1741-de-zorzi, E. Ferrigo, and . Dans-la-quarantie, Son oncle, mort en 1618, épousa Crestina Salamon d. Zuan Francesco qd. Lorenzo. Il fut « podestà » et capitaine d'Istrie. Son père Zorzi fut marié à Vienna Tron qd

O. T. Domzalski and P. Karrieren, , p.125

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.21, p.40

O. T. Domzalski, Politische Karrieren und Machtverteilung im venezianischen Adel, vol.6, p.131

M. Silvestro, Nel 1582 il padre dell'imputato disponeva in comunione con i suoi fratelli di una rendita complessiva di 206 ducati: ASV, dieci savi alle decime, p.176

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, Lui-même Ferigo 1580-1633, fut élu « castellan » à San Nicolò di Sebenico. Il se maria en 1606 à Vittoria Canal qd. Vicenzo qd. Agostin. Il eut trois frères. Un de ses frères, op. cit., fol. 347 et 349. LXXIX devint « podestà » à Montagnana, vol.20

. Le-père-de-pompeo-avogadro-1744, . Piero, . Fut-marié-À-cecilia-bollani-qd, and . Costin, Il fut « formento » à Rialto. Il eut cinq frères qui apparemment moururent tous en bas âge. Pompeo (1585-1630) fut quant à lui marié à une Barbaro. L'arbre généalogique de Barbaro rapporte son bannissement de Venise. En 1622, il se maria à Margarita Zanbrancchi de Valerio dont il eut deux enfants

. Banni-À-perpétuité-de-venise,

, Exclu à vie du Grand Conseil

, Son père, Hieronimo, mort en 1620, fut marié en 1588 à Giulia Barto puis à Paulina Polani qui demanda le divorce à cause de l'impotence de son mari. Marco était fils unique et vécut de 1589 à 1648. Il se maria à Querina Canal d. Paolo Emilio qd. Vicenzo. Il fut « provveditore » à Veggia

. Banni-À-perpétuité-de-venise,

, Exclu à vie du Grand Conseil

, Son père épousa une femme de la famille Zen et fut « podestà » à Trévise. Un de ses oncles se maria à Paulina Zen petite-fille du procurateur Gerolemo. Il fut décapité le jour du samedi de l'olivier (la raison n'est pas indiquée)

O. T. Domzalski and P. Karrieren, , p.123

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.17, p.40

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.23, p.230

. Ibid, LXXX (une charge respectable 1747 ). Francesco, vol.375, pp.1581-1652

, Ferigo Michiel Ferigo Michiel 1748 qd. Anzolo (1551-1631) fut marié en 1629 à Margarita Castiglioli di

. Marin-donà-le-grand-père-de-marin, Donà 1749 se maria à une Gussoni et son père, Zuane, à une Pesaro. Son père fut membre de la « Zonta » ordinaire, « savio » du Conseil et conseiller. Un oncle occupa des charges prestigieuses telles que censeur ou « provveditore al sale ». Il fut également membre de la Quarantie et du Conseil des Dix. Un autre oncle fut gouverneur di galère, « sopracomito, p.1573

, Il eut sept frères. L'un mort en 1592 fut élu « sopracomito », un autre se maria à une Pesaro et devint juge (« sopra gli atti del Sopragastaldo »), un autre travailla pour la « Zecca del argento » (carrière de pauvre précédant la Quarantie 1751 )

. Banni-À-perpétuité-de-venise,

, Zuane Donà Zuane Donà 1753 était le fils d'Andrea Zuane Donà et petit-fils d'Andrea. Son grand-père

O. T. Domzalski and P. Karrieren, , p.124

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.21, p.111

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.19, p.353

O. T. Domzalski and P. Karrieren, , p.136

. Ibid, , pp.125-129

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro,

, Hieronimo Lippomano Hieronimo Lippomano 1755 fils de Piero n'est pas un proche parent du juge Marco

G. Le-frère-aîné, , pp.1588-1664

L. Alvise, . De-lunardo, and . Pisani, Silvestro, l'oncle de Lunardo, fut membre de la Quarantie et son autre oncle fut sénateur ordinaire. Il eut trois frères. L'un fut marié trois fois (Lippomano, Chereghetto puis Saraceni de Vicenze) et fut « signor di notte al Criminale » et sénateur. Un autre fut envoyé à Corfou et devint également « provveditore » à Rialto et « sopracomito ». Un autre se maria également trois fois (Marigna puis Barbaro puis une Contarini) et devint « sopracomito, fut marié à une Boldù et occupa une charge de la « sanità, pp.1577-1658, 1760.

L. Megna, , p.176

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.20, p.274

O. T. Domzalski and P. Karrieren, , p.129

. Ibid,

. Ibid, , pp.33-122

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.22

A. , Federigo eut trois fères dont deux entrèrent dans les ordres en tant que moine. Le plus âgé mourut en 1615. Quant à Ferigo, 1589-1633, on apprend qu'il se maria en 1623 à Anzola Antonii qd. detto Zuanne da Grifignana dont il eut deux fils ; l'un d'eux s'occupa du « fontego dei todeschi, père de Federigo da Molin 1762 , fut marié à Elena Soranzo et fut « sopra i conti, pp.1555-1632

A. Antonio-gritti-le-père-d'antonio, Antonio eut quatre frères dont un exerça la charge de « camerlengo » à Candie. Un autre fut « officiale alla tavola d'intrada » (douane, charge d'un cursus de rang modeste). Lui-même exerça la charge de « podestà

A. Barbarigo, Un Zuane Barbarigo 1765 est mentionné au cours du procès mais il n'a pas pu être identifié. Il existe en effet trois Zuane Barbarigo à l'époque du procès. Zuanne Barbarigo, fut cité par Zuane Orio, peut-être en tant que fraudeur mais c'est l'unique fois où il

, Benedetto Soranzo Benedetto Soranzo 1766 était le fils du chevalier et procurateur Zuane. Son grand-père épousa

O. T. Domzalski and P. Karrieren, , p.81

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.21, p.215

O. T. Domzalski and P. Karrieren, , vol.6, pp.122-125

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.20, p.173

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro,

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, LXXXIII chevalier et procurateur. Lui-même (1570-1644) exerça les charges de « provveditore » à Peschiera, gouverneur de galère, et entra dans le sénat. Son frère Francesco fut chevalier, ambassadeur auprès de l'empereur Rodolphe II, et en Espagne auprès de Philippe II qui le fit chevalier. Il fut également « savio agli ordeni, vol.23

, Zaccaria Zustignan fils de Marcantonio 1767

, Son père épousa une Trevisan fille et petite-fille de chevalier. Zaccaria (1556-1626) fut marié à Chiara Zane. Il devint « camerlengo » à Rovigo ( ce qui correspond à une carrière très modeste au XVIII e siècle). Il eut un fils qui se maria d'abord à une Avogadro, puis à une Polani et enfin à une da Mosto

, Condamné à quatre ans de relégation à Capodistria

O. T. Domzalski, Politische Karrieren und Machtverteilung im venezianischen Adel, p.122

. Ibid,

. Ibid, , p.123

O. T. Domzalski, Politische Karrieren und Machtverteilung im venezianischen Adel, p.123

. Miscellanea-codici, S. Storia-veneta, . Xiv--sec, M. Xx, and . Barbaro, , vol.17, p.85

. Ibid, , p.123

. Ibid, , p.143

A. Longo-qd, Alvise Camerlengo à Vicenze Santi Apostoli. Absent Z. Alvise Minio qd. Alvise, Rien indiqué Santa sofia Gaetano Maria Marin qd.Giacomo Podestà à Castel Franco All